Lula: Amazzonia essenziale per il clima, terremo lì la COP30
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Lula: Amazzonia essenziale per il clima, terremo lì la COP30

Immagine: John Modaff, Unsplash

Il Presidente ha annunciato di voler condurre il meeting in Brasile per mostrare ai leader del mondo l’ambiente amazzonico e sensibilizzarli su una sua possibile scomparsa.

”Siamo venuti alla Cop27 per parlare con il segretario generale delle Nazioni Unite e chiedergli che il summit del 2025 si svolga in Brasile, e in particolare in Amazzonia, nello Stato di Amazonas o nello Stato di Parà", ha detto il presidente Brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, durante il suo intervento al meeting globale svoltosi in Egitto a Novembre.

Secondo Lula, l’Amazzonia, definita “foresta essenziale per l'equilibrio climatico e la conservazione della biodiversità”, deve essere al centro della politica ambientale del Brasile.

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La deforestazione nell'Amazzonia brasiliana ha recentemente battuto un nuovo record, raggiungendo quest'anno i 904 chilometri quadrati di foresta rasa al suolo. Secondo i dati ufficiali resi pubblici, l'area distrutta nella prima metà del 2022 è più grande dell'80% rispetto a quella deforestata nello stesso periodo del 2018, l'anno prima dell'insediamento di Bolsonaro, secondo un'analisi dell'Istituto di ricerca ambientale dell'Amazzonia.

Il Presidente brasiliano ha già affermato che perseguirà una strategia di “deforestazione zero”, e che la politica ambientale del Brasile sarà un volano per l’economia del Paese.

Lula ha poi chiesto ai delegati di tutto il mondo, riuniti a Sharm per la COP27, la creazione "urgente" di un fondo per coprire i danni già causati dal cambiamento climatico.

Per quanto concerne la questione degli ingenti danni ambientali provocati dal disboscamento in Brasile, così come dagli altri fenomeni meteorologici estremi legati al cambiamento climatico che colpiscono altre parti del mondo, Lula ha ricordato che sono spesso i Paesi più poveri quelli più colpiti dagli effetti che l’antropizzazione ha sul clima, e ha rilanciato una proposta di aiuti finanziari ai ai luoghi più vessati.

Ha infatti affermato, davanti all’assemblea dei delegati, che "abbiamo urgentemente bisogno di meccanismi finanziari per affrontare le perdite e i danni causati dal cambiamento climatico, non possiamo più rimandare questo dibattito".

Il fondo, poi approvato nonostante lo scetticismo di svariati attori, tra cui molti Paesi europei, è ancora in fase di organizzazione. Il leader Brasiliano si è ripetutamente espresso a favore di una maggiore partecipazione delle grandi potenze industriali, anche durante i meeting bilaterali con svariati capi di stato e di governo, incluso l’inviato speciale per il clima della Casa Bianca, recentemente di nuovo alla guida di grandi iniziative sul clima.

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