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Che cos'è il regifting? Come praticarlo al meglio, evitando sprechi, errori e figuracce?
Regifting, ovvero la pratica di ridestinare i doni doppi o non graditi. Per anni è stato tabù, ma ora- complici le ristrettezze economiche e un restyling in chiave anglosassone dell'appellativo, forse più socialmente accettabile rispetto al tradizionale “riciclo dei regali”- è un trend in crescita anche nel Belpaese.
Durante le festività 2022, 1 italiano su 4 si dice pronto a ricollocare i regali di Natale: circa il 50% dei doni riciclati sarà ridestinato ad amici e parenti, mentre cresce sensibilmente il numero di consumatori che metterà in vendita sul web i doni ricevuti. In base alle stime Codacons, infatti, il 35% di chi ricicla i regali tenterà di venderli attraverso le nuove app, i social network e i siti di e-commerce.
Cosa (e come) riciclare
Autore di un'indagine per comprendere quali sono i doni più gettonati nel 2022, il Codacons rivela che il caro-prezzi ha rivoluzionato le abitudini degli italiani, modificando la classifica dei prodotti più regalati durante le feste.
Al primo posto della top-ten dei regali di Natale c'è la voce "abbigliamento e accessori moda", prodotti che rappresentano per i cittadini un dono utile da regalare alle persone care. Si tratta di una tipologia merceologica che ben si presta a essere riposizionata sul mercato: dai markeplace sui social ai gruppi di second-hand, alle piattaforme dell'usato, fino ai mercatini o ai punti vendita “fisici” che danno spazio a tali prodotti.
Al secondo posto ci sono gli alimentari, a testimonianza che il cibo made in Italy attrae- anche a Natale- sempre più acquirenti. Si tratta di regali che, in genere, riscuotono grande successo e che molto facilmente trovano un utilizzo in cucina. Nel caso sfortunato in cui si riceva un alimento che non incontra i propri gusti, probabilmente ci sarà un amico, un parente o un vicino felice di accoglierlo nella propria dispensa.
Sul podio, resistono i giocattoli, protagonisti indiscussi delle lettere dei bambini a Babbo Natale. Anche in questo caso, se si riceve un prodotto doppio oppure sgradito, esistono molteplici opportunità, a partire dai mercatini di scambio fra genitori (online o fisici), ai marketplace sui social, alle app, ai siti di e-commerce, ai punti vendita dell'usato specializzati in articoli per i più piccoli.
A lato di tali opzioni, resta la possibilità di donare i propri oggetti a chi si pensa possa apprezzarli o- in linea con lo spirito natalizio- a chi ne ha bisogno.
Regifting, una pratica etica e ambientale
Lasciate da parte le remore, il regifting si rivela una pratica dall'indubbio valore etico e ambientale, a partire dal fatto che un oggetto inutile per qualcuno può essere molto apprezzato da altri.
Al di là del possibile guadagno, infatti, ridestinare regali non graditi significa dare nuova vita a oggetti che, per il solo fatto di essere stati prodotti, hanno avuto un impatto ambientale notevole: dal reperimento e uso delle materie prime, a processi produttivi più o meno sostenibili, all'imballaggio, al trasporto.
Evitare che vengano chiusi in un cassetto o, peggio, finiscano nella spazzatura diventa in questo senso una pratica virtuosa, da perseguire con accortezza e buonsenso.
Norme utili a un buon regifting
Seguire alcune norme di facile applicazione può rendere migliore e più funzionale l'esperienza di regifting:
- se possibile, tentare la strada del cambio nel punto vendita, alla ricerca di un oggetto più utile o apprezzato;
- evitare di danneggiare la confezione originale, per favorire la ricollocazione dell'oggetto;
- scegliere con cura il destinatario, tenendo in considerazione i suoi gusti e le sue aspettative, per evitare che il dono risulti nuovamente sgradito;
- curare l'incarto, da realizzare possibilmente con materiali di recupero o sostenibili, e con l'attenzione riservata ai doni “di prima mano”;
- se si sceglie di tacere sul regifting, assicurarsi che il primo donatore e l'ultimo destinatario non si conoscano;
- evitare di ricollocare oggetti personalizzati, provvisti di biglietti o dediche non rimovibili;
- ricollocare soltanto prodotti in ottime condizioni;
- se si sceglie la via della rivendita online, dimostrare serietà in fase di acquisto e post-vendita, fornendo informazioni accurate, metodi di pagamento sicuri, garantendo velocità e accuratezza nella spedizione.
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