Assegnato il Premio Luisa Minazzi: ecco chi è l’Ambientalista dell’Anno 2022
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Assegnato il Premio Luisa Minazzi: ecco chi è l’Ambientalista dell’Anno 2022

Immagine: Canva free con logo ufficiale del Premio Luisa Minazzi

Il riconoscimento, giunto alla sua XVI edizione, è rivolto a individui e imprese che si sono distinti per l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente e delle comunità.

“A livello individuale, siamo una goccia. Insieme, siamo un oceano”.
In questa frase dello scrittore giapponese Ryūnosuke Satoro si riflette il significato del Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno, che si rinnova ormai da XVI edizioni: un riconoscimento all’impegno di singoli individui o singole imprese che diventano ispirazione per molti. Il premio è promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia, insieme al Comitato organizzatore composto da esponenti di diverse associazioni di Casale Monferrato (AL). Dal 2012, il riconoscimento è intitolato proprio a una figura nota della cittadina piemontese, Luisa Minazzi, morta nel 2010 di mesotelioma a soli 57 anni, dopo una vita spesa in difesa dell’ambiente come direttrice didattica, attivista e amministratrice comunale. Un impegno che è stato riconosciuto anche ad Anna Maria Moschetti, medico pediatra responsabile per le malattie dei bambini legate all’inquinamento per l’Associazione Culturale Pediatri in Puglia e Basilicata, vincitrice del titolo “Ambientalista dell’Anno 2022”. Anna Maria Moschetti è inoltre Presidente della Commissione per l’Ambiente dell’Ordine dei Medici di Taranto, città definita proprio quest’anno, dall’Onu, “zona di sacrificio”, in quanto sede del più grande impianto siderurgico d’Europa, che “ha compromesso la salute delle persone e violato i diritti umani per decenni, scaricando grandi volumi di inquinanti atmosferici tossici. I residenti nelle vicinanze soffrono di elevati livelli di malattie respiratorie, malattie cardiache, cancro, disturbi neurologici debilitanti e mortalità prematura”.

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Una macchia sulla coscienza collettiva dell’umanità: così l’Onu ha definito le zone di sacrificio.

Queste parole non possono non far risuonare l’eco della storia stessa di Casale Monferrato, cittadina che ha pagato – e che, in parte, sta ancora pagando - la presenza del più grande stabilimento di cemento-amianto d’Europa, definitivamente chiuso nel 1986. Ma da una storia di dolore, è nata una storia di speranza e di impegno collettivo, per un presente e un futuro sostenibile, a beneficio del nostro pianeta, di chi lo abita e di chi lo abiterà. “Ringrazio per questo premio, condiviso con tutta la cittadinanza di Casale Monferrato e, soprattutto, con pediatri e genitori che custodiscono la vita nascente. Un solo bambino è l’intera natura e bisogna investire su questo, per risolvere patologie mediche con cure politiche. Bisogna lottare per abbattere il razzismo ambientale: dove ci sono gravi disuguaglianze sociali la qualità della vita peggiora per tutti” ha commentato Anna Maria Moschetti, eletta tramite una votazione digitale che ha coinvolto oltre 4.000 persone da tutta Italia.

Oltre alla pediatra, sono stati candidati quest’anno:

  • Valentina Fiore, responsabile amministrativo della cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra
  • Iris Cooperativa Agricola, nata come proprietà collettiva per coltivare biologico, creare lavoro per donne e persone svantaggiate, sviluppando un rapporto diretto con il consumatore e promuovendo la cultura contadina
  • Anna Cogo, multinational engagement manager di B Lab, ente no profit che consente di capire in maniera chiara se un’azienda è o non è sostenibile
  • Comitato spontaneo Parco di Centocelle, comitato spontaneo di cittadini che ha riportato l’attenzione pubblica sul Parco Archeologico di Centocelle impedendo che diventi una discarica a cielo aperto
  • Toni Farina, che ha proposto di istituire una Montagna Sacra per il Gran Paradiso per far aderire le persone a una nuova fruizione della montagna e degli ambienti naturali
  • Renato Nitti, procuratore della Repubblica di Trani che ha rivelato la difficoltà a individuare le merci a rischio a causa dei controlli doganali spesso solo formali
  • Cerossini, prima Comunità energetica rinnovabile della Regione Marche.

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