Per le Interviste del Direttore di oggi abbiamo intervistato Mario Carrara del Gruppo Cartiere Carrara S.p.A.
Il Gruppo Cartiere Carrara conta 7 siti produttivi, tutti sul territorio italiano, con oltre 730 dipendenti. Con una capacità annua di oltre 300 mila tonnellate, il Gruppo è uno dei principali produttori e trasformatori europei di carta, interamente made in Italy e opera dal 1873. Il Gruppo è fortemente impegnato sulle tre dimensioni della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica. Da cosa è nato l’interesse per sviluppare la sostenibilità a 360 gradi e quali sono, a suo avviso, i progetti più importanti che il Gruppo sta realizzando in tale ottica?
La sostenibilità, in tutte e tre le sue dimensioni, è parte integrante del nostro fare impresa, ed è per noi legata alla responsabilità che sentiamo verso il territorio, la comunità e le nostre future generazioni. Il settore cartario è stato tra i primi a interessarsi a processi produttivi sostenibili, che puntassero all’efficientamento dei consumi delle materie prime e dell’energia. La nostra azienda vanta una lunga tradizione nella ricerca di tecnologie che va proprio in questa direzione, per abbassare sempre di più l’impatto della produzione sull’ambiente. Ad esempio, i nostri consumi d’acqua sono del 25% inferiori rispetto alla media di settore, inoltre autoproduciamo energia elettrica (circa il 75%) e termica con impianti di trigenerazione che consentono di produrre contemporaneamente, energia elettrica, termica e condizionamento degli ambienti. La nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società non si ferma alla produzione. Dal 2020, portiamo avanti con grande entusiasmo e convinzione un progetto di forestazione su un’area di circa 220 ettari in provincia di Lucca, dove stiamo realizzando delle foreste policicliche: una grande iniziativa, che abbiamo programmato di concludere in circa 10 anni. Parallelamente, stiamo lavorando al kilometroverde Lucca, una foresta lineare lungo l’autostrada A11 in prossimità di Capannori (Lucca). In collaborazione con Rete Clima, abbiamo restituito alla comunità una tipologia di bosco toscano ormai estinto per la lunghezza di un kilometro che servirà da barriera fisica dagli inquinanti provenienti dal traffico autostradale.
Quali sono i progetti futuri che il Gruppo Cartiere Carrara intende sviluppare in ottica sostenibilità?
Sul piano della sostenibilità sociale, realizzeremo a breve dei percorsi didattici per i cittadini e attività formative rivolte ai giovanissimi nelle aree coinvolte dal progetto di forestazione, affinché possano avvicinarsi al mondo naturalistico e imparare a riconoscere le diverse specie di piante. Crediamo infatti che formare e sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche ambientali sia fondamentale per una transizione ecologica completa e duratura. A livello ambientale, continuiamo a investire in energie rinnovabili ampliando ogni anno i nostri impianti fotovoltaici e investiamo costantemente in tecnologia, con un nostro laboratorio con ricercatori di grande valore e un impianto pilota che ci consentono di sviluppare internamente non solo prodotti sempre più ecocompatibili ma anche processi mirati alla riduzione dei consumi, alla riduzione delle emissioni di CO2 e dell’utilizzo delle plastiche nel processo produttivo.
Ritiene che le realtà produttive come la vostra siano supportate dal Governo per intraprendere percorsi improntati alla transizione ecologica?
Il Piano di ripresa e resilienza è senz’altro una grande opportunità per il nostro tipo di industria, grazie agli investimenti importanti per la transizione ecologica e in particolare energetica, parte dei quali sono dedicati alla ricerca e lo sviluppo sull’idrogeno, una sua possibile produzione sostenibile con tecnologica di stoccaggio e trasporto meno impattante. Il Governo è a fianco delle imprese nel fronteggiare l’attuale crisi energetica con alcune misure che tuttavia permettono di coprire i danni solo parzialmente. Nessuno poteva aspettarsi effetti così gravi, ma una cosa è chiara: questa crisi ha dimostrato che siamo ancora molto dipendenti dal metano e che quindi dobbiamo trovare nuove fonti di approvvigionamento sul breve-medio periodo e allo stesso tempo investire nella ricerca di fonti alternative valide, affinché siano realmente sostenibili per l’industria. Non si può parlare infatti di transizione ecologica se non si agisce in primis sul fronte di quella energetica, strutturando un piano a lungo termine che permetta di avere alternative sicure di approvvigionamento.
Mario Carrara
(Prato, 1989)
Vice President e Chief Growth Officer del Gruppo Cartiere Carrara S.p.A.
Dopo una laurea in Business Administration presso la European School of Economics di Firenze e Londra, seguita da un master all’Università LUISS in Family Business Management, nel 2018 entra nel Gruppo. Qui affianca come tirocinante i direttori tecnici delle singole cartiere e stabilimenti di trasformazione in prodotto finito, al fine di approfondire tutti gli aspetti della produzione. Successivamente, nel 2020, assume il ruolo di Chief Growth Officer, occupandosi della strategia di espansione del Gruppo e della scalabilità sul piano digitale e in termini di sostenibilità. Oltre a mantenere questo incarico, nel 2022 è nominato Vice President del Gruppo.
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