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L’impegno è bilanciato non solo sugli obiettivi dell'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030, ma su altri sei documenti - tra convenzioni e dichiarazioni - scritti dalle organizzazioni internazionali a tutela di pluralità, equità e inclusione sul posto di lavoro.
Tra i criteri ESG che danno misura della sostenibilità aziendale, il sociale si è ritagliato quest’estate un’attenzione particolarmente importante grazie alle scelte di Cassa Depositi e Prestiti. A inizio agosto, CDP ha pubblicato nuove policy dedicate a “Diversità, Equità e Inclusione”, individuando quattro macro ambiti di intervento circoscritti in “persone”, “business”, “fornitori”, “cultura” e “comunicazione”. Le nuove norme aziendali definiscono principi, ma anche modalità per promuovere trasversalmente i valori di “diversità, equità e inclusione” anche negli uffici e tra le gerarchie della spa controllata dal MISE.
Gli ambiti di intervento
Ogni persona è unica e diversa, per storie, esperienze, capacità e qualità, viene evidenziato su cdp.it. La Policy ‘Diversità, Equità e Inclusione’ (da leggere qui) ha lo scopo di rafforzare l’impegno del Gruppo per creare un ambiente di lavoro aperto, rispettoso e plurale, in cui ognuno possa esprimere il proprio potenziale attraverso, per l’appunto, quattro macro-ambiti di intervento:
- Persone: valorizzare l’unicità dell’individuo in materia di selezione e assunzione, retribuzione, formazione e sviluppo, conciliazione vita privata-lavorativa, sensibilizzazione e consapevolezza.
- Business: considerare la diversità come uno dei criteri di valutazione per le scelte di finanziamento e investimento, favorendo programmi con un impatto sociale positivo e con particolare attenzione ai progetti sull’inclusione lavorativa.
- Fornitori: tenere in considerazione, nell’ambito del processo di selezione, criteri che favoriscano le pari opportunità, generazionali e di genere e promuovano diversità, equità e inclusione.
- Cultura e comunicazione: promuovere e verificare l’adeguata e costante rappresentanza delle diversità, in particolare quella di genere, nei convegni, negli appuntamenti istituzionali e nelle comunicazioni.
Un processo partecipato
La pubblicazione delle nuove norme è avvenuta a conclusione di un processo partecipato, è interessante evidenziarlo. A spiegarlo è la stessa CDP che, al fine di garantire piena trasparenza e un approccio aderente ai criteri ESG, ha fatto delle nuove regole oggetto di consultazione con associazioni, esperti di sostenibilità e rappresentanti della società civile. Le policy sono già consultabili e saranno sottoposte a monitoraggio periodico dell’impatto generato.
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