Il 9 settembre Roma ha ufficialmente presentato la propria candidatura a ospitare Expo 2030. Rigenerazione urbana, inclusione e innovazione le parole chiave di una proposta che promette circolarità e attenzione alla neutralità climatica.
Roma è ufficialmente candidata a ospitare Expo 2030. Lo scorso 9 settembre il Comitato promotore di Expo 2030 Roma è volato a Parigi per consegnare al Segretario Generale del BIE (Bureau International des Expositions) il dossier “People and Territories: urban regeneration, inclusion and innovation”, depositario della candidatura della capitale d'Italia per l’esposizione universale del 2030. Una scelta che, tendendo a obiettivi quali la circolarità e la neutralità climatica, almeno sulla carta possiede le potenzialità per trasformare il volto della città eterna.
Rigenerazione urbana, inclusione e innovazione
Rigenerazione urbana, inclusione e innovazione sono le parole chiave del dossier, sottoposto dall'unica capitale dell'Unione Europea a candidarsi per l'evento. Sue dirette concorrenti saranno Riyadh (Arabia Saudita), Busan (Corea del Sud) e Odessa (Ucraina), in una corsa che terminerà con il responso da parte delle autorità competenti il prossimo novembre 2023. Come anticipato durante gli Stati Generali per la candidatura dello scorso luglio, la proposta è orientata alla sostenibilità ambientale e sociale. La visione mira, in particolare, alla riqualificazione di Tor Vergata- sito espositivo prescelto-e delle Vele di Calatrava, ma presuppone una rigenerazione complessiva della città, a partire dalla realizzazione di una grande centrale energetica a zero emissioni, rafforzata da una comunità energetica. Un appuntamento di tale portata non può, infatti, prescindere dalla messa in campo di strategie di sostenibilità in grado di alimentare con energia a zero emissioni tutte le fasi di sviluppo. Qualora la scelta ricadesse su Roma, la città prevede dunque la realizzazione di un grande Parco Solare: una superficie fotovoltaica di circa 150mila mq e una capacità produttiva di picco pari a 36 Mwp che servirà, da un lato, ad alimentare l’evento, dall'altro come opportunità permanente di decarbonizzazione per il quartiere di Tor Vergata e il quadrante Sud-Est della Capitale. La riqualificazione si articolerà in due fasi- la prima in vista del Giubileo del 2025- e comprenderà, fra le altre cose, imponenti interventi migliorativi sulla grande viabilità e su buona parte delle strade secondarie.
Un progetto “senza rivali”
“Oggi è un giorno importantissimo per la nostra città”, ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri in concomitanza con la presentazione della candidatura. “Abbiamo consegnato un progetto molto dettagliato che non credo possa avere rivali dal punto di vista della qualità e della visione. Expo 2030 è una straordinaria occasione di crescita per tutto il Paese e Roma, come dimostra il nostro dossier, è la città ideale per legare passato e futuro, storia e innovazione e offrire una nuova visione ispirata ai valori di pace, giustizia, e sostenibilità”.
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