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Ogni anno il 5 di giugno si celebra la Giornata mondiale dell'Ambiente, e quest’anno si festeggiano i cinquant’anni dalla sua istituzione.
Questa campagna è stata infatti istituita dalle Nazioni Unite a Stoccolma, in occasione della prima Conferenza dell'Onu sull'Ambiente, tenutasi dal 5 al 16 giugno del 1972, in cui venne adottata la Dichiarazione che definì i ventisei principi sui diritti dell'ambiente e le responsabilità dell'uomo per la sua salvaguardia.
La giornata, organizzata dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep), ogni anno ha un tema specifico e un nuovo Paese ospitante: in occasione del cinquantesimo anniversario, la conferenza si è svolta di nuovo in Svezia e il tema è stato lo stesso di cinquant’anni fa: "OnlyOneEarth" (SoloUnaTerra), per ribadire la necessità di vivere in modo sostenibile e in armonia con la natura. Mai come in questo periodo, infatti, è sempre più chiaro che le risorse sono limitate e la salute del pianeta, la nostra casa comune, deve essere preservata in tutti gli ambiti della nostra vita. Come ricordato anche dal presidente Sergio Mattarella, “il destino dell’uomo e quello dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi”.
La Terra sta infatti affrontando una triplice emergenza: l’atmosfera si sta riscaldando troppo rapidamente perché l’uomo e la natura possano adattarsi; la perdita di habitat fa sì che, secondo le stime, 1 milione di specie sono e saranno a rischio di estinzione; l’inquinamento continua ad avvelenare l’aria, la terra e l’acqua. Questa giornata è, quindi, di fondamentale importanza per il futuro di tutti noi e delle prossime generazioni.
Dopo due giorni di lavori fra gli Stati membri e i diversi stakeholders sono emerse dieci raccomandazioni:
- porre il benessere umano al centro di un pianeta sano, prerequisito per la pace, la coesione e la prosperità della società;
- riconoscere e attuare il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile (realizzando la visione articolata nel principio 1 della Dichiarazione di Stoccolma del 1972);
- adottare un cambiamento generalizzato nel modo in cui il nostro attuale sistema economico lavora per contribuire a un pianeta sano;
- rafforzare l'attuazione nazionale degli impegni esistenti per un pianeta sano;
- allineare i flussi finanziari pubblici e privati con il clima ambientale e gli impegni di sviluppo sostenibile;
- accelerare le trasformazioni a livello di sistema di settori ad alto impatto, come cibo, energia, acqua, edifici, edilizia, produzione e mobilità;
- ricostruire rapporti di fiducia per rafforzare la cooperazione e la solidarietà;
- rafforzare e rinvigorire il sistema multilaterale;
- riconoscere la responsabilità intergenerazionale come una pietra miliare di una sana elaborazione delle politiche;
- portare avanti i risultati di Stoccolma+50
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POINTs: ASLA
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