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Per le Interviste del Direttore di oggi abbiamo intervistato Massimo dal Checco di Innovhub SSI.
Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria S.r.l. è un centro nazionale di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico che opera a favore di diversi ambiti industriali - combustibili, carta e packaging, tessile, oli e grassi, cosmetici e detergenti, vernici - ponendo particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, della sicurezza alimentare, dell’innovazione e della sicurezza di processo e prodotto. Qual è a suo avviso il percepito delle industrie italiane nell’adozione di protocolli legati alla sostenibilità?
Oggi le imprese, non solo quelle italiane, sempre più spesso assumono decisioni di investimento e definiscono le loro strategie aziendali tenendo conto anche di fattori extra-finanziari legati ai cosiddetti fattori ESG (Environmental, Social, Governance) che giocano un ruolo fondamentale nel determinare la sostenibilità di un investimento nel medio-lungo periodo. Alla luce della crisi ambientale, e delle ancor più recenti crisi derivanti dalla scarsità e dai costi delle materie prime, non è mai stato così importante per le aziende e i loro dipendenti mettere al centro dei progetti di sviluppo i criteri di sostenibilità, cercando di trasformare in circolari i propri processi produttivi. Per questi motivi lo studio, l’analisi e il monitoraggio dei fattori che influiscono sugli obiettivi ESG saranno sempre più importanti e centrali per una gestione ottimale e resiliente delle aziende e non solo quelle industriali. In diversi settori, si pensi ad esempio a quello del packaging, è lo stesso consumatore a richiedere maggiore attenzione; quindi, trovare soluzioni a minore impatto ambientale diviene fondamentale, non solo per rispettare le normative sempre più stringenti, ma anche per migliorare il posizionamento e l'immagine dei prodotti.
In base alla vostra esperienza, quali sono i settori merceologici che richiedono maggiore sostegno nell’attuare modelli produttivi sostenibili?
Non vi sono settori esclusi ma ve ne sono alcuni che hanno intrapreso il cammino verso la sostenibilità da minor tempo e che necessitano quindi di un cambio di passo. Mi riferisco in particolare al settore tessile-abbigliamento, soprattutto nella sua componente manifatturiera, che, a causa dell’elevato consumo di energia, sostanze chimiche e della produzione di rifiuti ed emissioni dirette di CO2, necessita di sviluppare processi e prodotti con prestazioni ambientali sempre più elevate in grado di essere riciclati a fine vita. Il settore tessile sarà uno dei settori che dovrà porsi obiettivi sempre più ambiziosi in ambito di economia circolare in accordo con le linee guida europee. L’attenzione alle tematiche della bioeconomia e circolarità è il presupposto per lo sviluppo sostenibile del settore. È per questo che Innovhub sta conducendo diversi progetti che si propongono di offrire un supporto ad aziende di questo comparto su temi quali l’economia circolare (con l’obiettivo di migliorare la diffusione del know-how sull’analisi del ciclo di vita – LCA – dei loro prodotti) o per la valutazione della presenza delle microplastiche o, ancora, per valutare la potenzialità di alcuni materiali tessili nel processo di compostaggio. Nel settore delle materie energetiche, che sono più direttamente e da tempo attenzionate per quanto riguarda gli effetti prodotti sui cambiamenti climatici, stiamo seguendo, anche attraverso progetti di ricerca e borse di dottorato, i temi della decarbonizzazione delle fonti energetiche, grazie all’introduzione di biocombustibili e idrogeno sia nel settore industriale e termico, sia nei trasporti. Ma anche in altri settori in cui operiamo, quali food, detergenza e cosmetica, le tematiche ESG sono presenti e di grande interesse.
Massimo dal Checco
Massimo dal Checco è Amministratore Unico di Innovhub SSI, centro di ricerca e innovazione partecipato dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, e CEO di SIDI Group, che si occupa di consulenza direzionale e informatica per accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione digitale. Molto attivo nel campo dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile, ha prestato il suo contributo nei Gruppi tecnici di Assolombarda attivi sulle politiche industriali e su Industria 4.0 e in Confindustria, dove è Presidente della Consulta Rappresentanze Internazionali, ha lavorato sui temi del fisco, ell’internazionalizzazione e dello sviluppo della domanda digitale. È Board Member della Joint Italian Arab Chamber of Commerce, Presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Vice Presidente Anitec-Assinform, membro del Consiglio di Assolombarda e della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi.
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