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Nasce il primo paniere di prodotti certificati Agricoltura Simbiotica. Ma che cosa si intende per agricoltura simbiotica e quali sono i benefici che derivano da tale sistema di coltivazione?
Un'agricoltura non invasiva, che favorisce la simbiosi fra le piante e i microrganismi presenti nel suolo, riservando benefici a lungo termine per il suolo, le piante, l'ambiente e - non ultimo - l'uomo. Durante la tavola rotonda “Agricoltura simbiotica dal campo alla tavola” - svoltasi lo scorso 11 maggio presso Eataly Smeraldo a Milano - è stato annunciato il primo paniere di prodotti certificati.
Che cos'è l'agricoltura simbiotica
L’agricoltura simbiotica è un sistema di produzione agroalimentare - basato su tecniche non invasive - che mira al ripristino, al mantenimento, al miglioramento della biodiversità e alla funzionalità microbica dei suoli. L’agricoltura simbiotica ha un suo manifesto, che raccoglie una serie di pratiche tra cui: la rotazione delle colture e la sostituzione delle monoculture, l’abolizione di OGM e prodotti derivati da OGM, l’utilizzo di tutte le pratiche dell’agricoltura conservativa, ad esempio, la minima lavorazione, la diminuzione drastica del consumo di fertilizzanti azotati, fosfatici, potassici e fitofarmaci. In particolare, prevede l’applicazione sul suolo coltivato di microorganismi (biota microbico), che collaborano per rispondere a tutte le esigenze della pianta, a partire dalle radici.
I benefici dell'agricoltura simbiotica
Regolamentata da un disciplinare, l'agricoltura simbiotica vanta numerosi benefici, che riguardano suolo, piante e ambiente. Il suolo risulta più sano, fertile, libero da contaminazioni e pronto a trattenere una maggiore quantità di anidride carbonica; le piante sono più resistenti alle malattie, più propense ad assorbire le sostanze nutritive e meno bisognose di acqua e di trattamenti. Ma non è tutto: gli effetti positivi coinvolgono anche gli alimenti derivati e gli animali (uomo compreso), poiché si avvalgono di vegetali dall’elevato potere nutrizionale, essenziali per la loro salute. Uno studio del British Journal of Nutrition ha, infatti, evidenziato che la simbiosi ha influenzato positivamente la crescita e il contenuto di nutrienti minerali delle piante di pomodoro, migliorando il valore nutrizionale e nutraceutico dei frutti di pomodoro.
Agricoltura simbiotica, la tavola rotonda
Alla Tavola rotonda “Agricoltura Simbiotica dal campo alla tavola” hanno partecipato Sergio Capaldo, Fondatore del consorzio La Granda e ideatore della Certificazione Agricoltura Simbiotica, Alessandra Salvioli, Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università degli Studi di Torino, Maria Rescigno, professore di Patologia Generale e ricercatrice dell’Humanitas University e Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia. “Ciò che mangiamo è strettamente legato alla terra e al nostro secondo cervello: l’intestino, e poiché un suolo in salute produce piante più forti e sane, queste tratterranno più carbonio nel suolo, saranno più resistenti allo stress idrico, alle malattie e meno bisognose di trattamenti, con conseguenti benefici per l’ambiente, per gli animali e per l’uomo” ha spiegato Capaldo. “La simbiosi è il più grande successo di relazioni e collaborazioni tra microbi, microfauna, funghi e piante”. “Nutrire il pianeta garantendo a tutti un cibo buono, pulito e giusto è possibile solo ripartendo dalla biodiversità e invertendo un modello di produzione che ha generato disastri ambientali e sociali” ha affermato Serena Milano. “Ma la biodiversità poggia su un fondamento imprescindibile, il suolo”.
Agricoltura simbiotica, il primo paniere di prodotti certificati
Il primo paniere di prodotti certificati da agricoltura simbiotica comprende latte, formaggi, confetture, insalate, uova e carni. “L’Italia agricola del cibo è costituita da una moltitudine di piccole e medie aziende. Questa frammentazione deve essere vissuta come una forza distintiva del nostro Paese, nonché la conseguenza inevitabile della biodiversità dei nostri territori” ha dichiarato Nicola Farinetti, Amministratore Delegato di Eataly, presso i cui punti vendita sono disponibili i prodotti del paniere, introducendo la tavola rotonda “[...] Accogliamo questo nuovo modello agricolo con entusiasmo credendo che il piglio pionieristico degli attori più piccoli della filiera possa contagiare i più grandi, contribuendo ed elevare gli standard produttivi, la qualità dell’ambiente e della nostra alimentazione”.
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