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Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di innovazione e collaborazione con Enrica Banti di Huawei Italia
Da dove nasce la necessità della vostra azienda di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?
Da ormai diversi anni il settore ICT si sta trasformando da industria verticale a settore che sostiene la società nel suo insieme. Una trasformazione che implica però diverse sfide tra cui, in primis, l'aumento esponenziale del traffico dati che ha sovraccaricato le reti e accresciuto il consumo energetico dell'infrastruttura ICT. Per questo motivo, come Huawei, ci avvaliamo delle tecnologie più avanzate per efficientare i consumi energetici e minimizzare l’impronta carbonica, convinti che l’industria ICT svolga un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Crediamo infatti che la tecnologia sia vitale non solo per lo sviluppo socioeconomico ma anche per la protezione ambientale e il benessere dell'umanità. La sostenibilità ha quindi la massima priorità nella strategia di sviluppo di Huawei. In questo contesto, TECH4ALL è il nostro programma globale di inclusione digitale grazie alle tecnologie. In quest’ambito rientra il progetto congiunto con il WWF Italia “Guardiani della Natura” per salvaguardare le Oasi di Orbetello e Burano in Toscana e di Astroni in Campania attraverso l’utilizzo di dispositivi e di piattaforme Cloud e di Intelligenza Artificiale, secondo il modello realizzato in collaborazione con il partner tecnico Rainforest Connection (RFCx). L’implementazione di queste tecnologie non solo permette di ricevere dati e informazioni in tempo reale, ma migliora anche l’efficienza energetica dell’equipaggiamento utilizzato, diversamente da quanto accadrebbe lavorando in modo tradizionale. Così facendo, nel corso dei primi tre mesi di sperimentazione, abbiamo già ottenuto sorprendenti riscontri contrastando soprattutto il bracconaggio e ponendo le basi per nuovi e/o ulteriori studi sulla biodiversità.
L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?
La pandemia ha fatto emergere chiaramente come il mondo ormai sia interamente e altamente interconnesso e come la salute e il benessere del nostro pianeta siano la massima priorità. Questo ci ha spinto a intensificare il nostro impegno a sostegno della sostenibilità in diverse aree, dall’ambiente all’inclusione digitale, con un interessante risvolto anche dal punto di vista della comunicazione. Huawei ha infatti avviato una campagna dedicata alla divulgazione, verso i propri interlocutori chiave ma anche verso il pubblico, del progetto “Guardiani della Natura” sviluppato, oltre che in Italia, anche in altri 18 Paesi tra cui Irlanda, Grecia, Regno Unito e Austria, attraverso partnership con organizzazioni e istituzioni locali.
Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?
In Huawei crediamo nell’importanza di valutare i risultati delle nostre iniziative di CSR in termini di impatto concreto. Ad esempio, dopo solo tre mesi dall’avvio del progetto “Guardiani della Natura” nelle tre Oasi del WWF Italia, abbiamo raccolto oltre 300.000 registrazioni audio e registrato più di 1000 segnalazioni inviate in tempo reale di possibili attività illegali. In seguito a tali alert, sono state più di 15 le azioni di verifica intraprese tra cui un blitz della Polizia Provinciale di Napoli che ha portato al sequestro di una trappola illegale per fauna selvatica. Inoltre, le oltre 300.000 registrazioni audio provenienti dalle Oasi coinvolte consentiranno nuovi studi della biodiversità. Ciò dimostra quindi la validità del progetto congiunto avviato con il WWF Italia. Inoltre, Huawei realizza numerosi report periodici che ne misurano i progressi in termini di sostenibilità. Tra questi il più importante è il "Rapporto di Sostenibilità 2021" – oggi alla sua tredicesima edizione – dove, oltre alla protezione ambientale, ci impegniamo ad agire anche nelle seguenti aree chiave: inclusione digitale, sicurezza e affidabilità e creazione di un ecosistema sano e armonioso. Riusciamo così non solo ad avere una panoramica sui risultati raggiunti e su quelli che ci prefiggiamo, ma anche a tenere costantemente informati partner, clienti e consumatori sul nostro impegno per un futuro migliore, influenzando proattivamente l'intero settore per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?
Pur non potendo parlare a nome dell’intero settore, in Huawei crediamo fortemente nella collaborazione, nel dialogo e nell’azione collettiva a favore di un mondo più sostenibile. Allo stesso tempo, tutti gli sforzi che stiamo mettendo in atto nell’ambito CSR sono senza dubbio elementi di differenziazione che ci permetteranno sempre più di posizionarci come attori credibili nell’area della sostenibilità. Siamo tuttavia consapevoli di non potercela fare da soli. Senza una più ampia cooperazione, infatti, non sarà mai possibile abbracciare una visione mirata alla creazione e implementazione di tecnologie che migliorino il mondo senza lasciare nessuno indietro. Per questo motivo, lavoriamo fianco a fianco insieme ai nostri partner dell’ecosistema per poter fare la differenza.
In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?
La pandemia ha sicuramente accelerato il percorso verso il raggiungimento dei principali obiettivi di sostenibilità. Huawei è impegnata da quasi 20 anni in progetti di salvaguardia ambientale ma solo di recente un pubblico sempre più ampio ha compreso l’urgenza di certi obiettivi e quanto ci sia ancora da lavorare per raggiungerli e soddisfare le aspettative dei diversi interlocutori. Il Covid19 ci ha offerto l’opportunità unica di combinare la crescente attenzione verso la sostenibilità alla spinta forzata alla digitalizzazione, confermando il ruolo della tecnologia come leva per realizzare uno sviluppo più sostenibile e inclusivo per le società odierne.
#SustainableTalks è una rubrica che nasce dalla consapevolezza dell’editore e della redazione di come sia necessario metabolizzare i cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha comportato in termini di comunicazione, identificando nella sostenibilità un driver positivo di ripartenza e crescita personale e professionale. La rubrica continuerà anche nel 2021, sotto forma di interviste realizzate ad esperti di settore e referenti aziendali, con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte, e come vengano rendicontate.
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