Ambiente
Secondo Ecopneus, nel 2021 gli obiettivi di raccolta degli pneumatici fuori uso (Pfu) sono stati superati del 120% rispetto a quelli previsti dalla legge.
Ecopneus, società senza scopo di lucro per la raccolta, il trattamento e il recupero degli Pneumatici Fuori Uso, costituita dai principali produttori di pneumatici operanti in Italia, tra cui Bridgestone, Continental e Pirelli, ha chiuso il 2021 con oltre 200mila tonnellate di Pfu raccolte su tutto il territorio nazionale. In questo modo ha incrementato del 20% la quota di raccolta aggiuntiva straordinaria richiesta dal Ministero della Transizione ecologica, che prevedeva un innalzamento del 20% dei quantitativi di Pfu da raccogliere nel 2021, per far fronte alle criticità del sistema di raccolta nazionale.
Nel 2021 la società ha esaudito complessivamente oltre 65mila richieste di prelievo dei pneumatici fuori uso presso oltre 26.500 gommisti, stazioni di servizio e autofficine su tutto il territorio nazionale, sostenendo un settore d’eccellenza per lo sviluppo dell’economia circolare del Paese, come dimostra il sempre maggior impiego della gomma riciclata da PFU in molti settori, dall’edilizia, all’industria, allo sport, alle infrastrutture.
La gomma riciclata, infatti, viene utilizzata in molti aspetti della vita quotidiana, tra cui la realizzazione di superfici sportive, campi da calcio, asfalti silenziosi, isolanti acustici, arredi urbani. “Il mercato della gomma riciclata è in costante crescita" spiega Ecopneus che, grazie a un costante lavoro di Ricerca e Sviluppo, si sta aprendo a nuovi settori come il riciclo chimico e le applicazioni in ambito industriale.
Grazie al lavoro di Ecopneus "in 10 anni è stata evitata l'emissione di oltre 3,36 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti, a cui si aggiunge un risparmio per il Paese legato alla riduzione delle importazioni di materiale vergine che complessivamente si attesta ad oltre 1,15 miliardi di euro".
