Intervista a Fabio Liberali di LU-VE Group.
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LU-VE Group è una multinazionale italiana nel settore della produzione di apparecchi ventilati e scambiatori di calore per il mercato della refrigerazione, del condizionamento e del raffreddamento dei processi industriali. Nel 2021 rientra tra le 150 aziende italiane più sostenibili (categoria Prodotti e componenti industriali). Cosa rappresenta per un’azienda di grandi dimensioni, come la vostra, ottenere questo riconoscimento?
Oltre a essere stata inserita tra le 150 aziende italiane più sostenibili, l’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza (ITQF) ha incluso LU-VE Group tra le “200 Green Stars d’Italia 2021 – Industria Meccanica”, siamo cioè tra quelle aziende che più si sono impegnate in strategie di green economy nel pieno rispetto dell’ambiente e della società. LU-VE Group è quotata alla Borsa di Milano e gli investitori sono sempre più attenti ai temi ambientali, di responsabilità sociale e di governance. Oggi il tema ESG è di grande attualità, ma LU-VE è stata l’antesignana del settore HVACR (Heating, Ventilation, Air Conditioning, Refrigeration). Già nel 1986, nel nostro primo anno di attività, dicevamo che “la materia grigia è la nostra materia prima”. La nostra innovazione tecnologica di quegli anni è stata dirompente e ha “ispirato” tutta la concorrenza, che poi ci ha seguiti su questa strada. Siamo stati i primi ad applicare miniaturizzazione, superfici specializzate nello scambio primario e secondario, ventilazione avanzata, elettronica, ecc. Tutte soluzioni “verdi” ante litteram che hanno consentito stupefacenti incrementi delle prestazioni: riduzione dei consumi energetici, riduzione dei fluidi refrigeranti, riduzione di dimensioni e pesi dei prodotti.
Recentemente avete ottenuto importanti finanziamenti da parte di noti istituti di credito per realizzare progetti in ottica sostenibile. Quali sono i piani di sviluppo dell’azienda incentrati su nuovi programmi ESG?
Il futuro è verde. La strategia del Gruppo è mirata a un progressivo ampliamento dei campi di applicazione e all’estensione della presenza internazionale. Per realizzare quel piano abbiamo avviato un processo formale di definizione delle strategie di sostenibilità, basandosi anche sulla storia aziendale di cui dicevo prima. In termini pratici, questo significa puntare con sempre maggiore decisione sui fluidi refrigeranti naturali (CO2, ammoniaca, propano, acqua ecc.) con zero o bassissimo ODP (Ozone Depletion Potential) e GWP (Global Warming Potential), in sostituzione degli idrofluorocarburi (HFC). Alla fine del 2020, LU-VE Group è stata tra le primissime aziende a ottenere la certificazione Eurovent per gli aeroevaporatori a CO2. La nuova sfida è spostare “l’equatore della CO2” e rendere questa tecnologia efficiente anche in paesi in cui prima non era possibile. LU-VE Group, è all’avanguardia anche in questo caso. Insieme a istituti e università internazionali, stiamo collaborando con la United Nations Industrial Development Organization (UNIDO) per incrementare l’utilizzo dei fluidi naturali, in sostituzione di quelli a effetto serra. A tal fine sono stati realizzati impianti pilota in India e in Medio Oriente, in aree in cui si pensava che le condizioni climatiche rendessero impossibile o molto difficile utilizzare la CO2. Infine, partecipiamo al nuovissimo progetto di ricerca EASYGO (Efficiency and Safety in Geothermal Operations), finanziato dall’UE, per sviluppare la tecnologia della produzione di energia elettrica rinnovabile per via geotermica. Siamo convinti che la strategia che abbiamo avviato rafforzerà sempre di più la nostra capacità di creare valore nel tempo, per i nostri collaboratori, per l’azienda, per le comunità in cui operiamo, per i clienti e i fornitori e per gli investitori. Responsabilità e sostenibilità non sono un costo ma un investimento sul futuro.
Pensa che in Italia sia possibile parlare di sostenibilità diffusa in tutte le categorie merceologiche o vi sia una differente cultura e percezione a seconda dei settori?
Oggi i temi ESG sono sulla bocca di tutti, ma meno nei fatti. Il fenomeno del cosiddetto “green washing” è molto diffuso. Tuttavia, siamo in presenza di un macrotrend trasversale che sta spingendo sempre di più le istituzioni, le aziende, il mercato e anche i consumatori verso un ciclo virtuoso che sarà di beneficio per il sistema nel suo complesso. Si stanno sviluppando nuovi processi culturali, positivi e dirompenti. Proprio per questo siamo particolarmente orgogliosi di essere stati dei precursori, avendo adottato tali processi fin dalla nostra fondazione. Continueremo a lavorare in questa direzione, in un percorso di innovazione e crescita che interpreta e rispetta le nuove esigenze ambientali. Il mercato, i clienti, i fornitori, gli investitori e le banche ce lo riconoscono. La nascita di una nuova cultura richiede tempo e pazienza, ma il processo che si è avviato è inesorabile e imprescindibile. Come dice il poeta Nazim Hikmet, sono convinto che “i nostri migliori giorni non li abbiamo ancora vissuti”.
Fabio Liberali
membro del CdA e Chief Communications Officer di LU-VE Group (azienda internazionale del settore HVACR, quotata alla Borsa di Milano). Contitolare del brevetto Gateway – IoT Mirror for lift cars (“Cabina per ascensore e simili con funzionalità comunicative e interattive di tipo migliorato”), primo prodotto IoT del Gruppo LU-VE. È cofondatore, socio di maggioranza e responsabile della comunicazione, del marketing, del networking e delle attività promozionali di eKuota, piattaforma web per la gestione della finanza d'impresa on-line. Dal 2002, inoltre, è Direttore Responsabile (pro bono) della versione settimanale on-line “CUS Pavia News”. Per circa 23 anni è stato il responsabile editoriale “Elevatori – The European Elevator Magazine” e corrispondente per diverse riviste tecniche internazionali dell’industria del trasporto verticale. Attualmente è membro del Comitato Tecnico di Elevatori Magazine. Per circa 20 anni è stato consulente per uffici comunicazione, associazioni industriali, organizzazioni fieristiche, aziende e altro.
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