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La priorità agli interventi per ridurre le disuguaglianze territoriali, favorire la competitività delle imprese, migliorare la qualità della vita e accelerare la transizione ecologica
Dei 61,4 miliardi delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano Nazionale Complementare (Pnc) assegnati al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, 33,8 miliardi di euro saranno destinati al Sud, per recuperare il divario territoriale in termini di infrastrutture e mobilità. “I forti investimenti in infrastrutture e mobilità previsti per il Mezzogiorno hanno l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze tra le aree del Paese, sviluppare le interconnessioni ferroviarie, potenziare i sistemi portuali, ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita delle persone”, ha detto il Ministro Enrico Giovannini. “Si tratta di interventi senza precedenti, basti pensare ai progetti per l’Alta Velocità ferroviaria Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania, che confermano la volontà del Governo di rispondere alle esigenze di aree finora penalizzate da una mancanza di investimenti protratta per anni e per favorirne lo sviluppo sociale e la competitività economica, oltre che a ridurre le disuguaglianze e accelerare la transizione ecologica”.
In particolare, alle regioni del Mezzogiorno sono destinati il 48% delle risorse del Pnrr di competenza del Mims e il 75% delle risorse del Pnc. Per alcuni investimenti le allocazioni territoriali sono già state individuate: ad esempio quelle relative all’alta velocità ferroviaria merci per le linee Salerno-Reggio Calabria, Napoli-Bari e Palermo-Catania e i fondi destinati al potenziamento e alla velocizzazione delle tratte ferroviarie che consentono le connessioni “diagonali”, come la Roma-Pescara e la Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia.
Per gli investimenti di competenza diretta o indiretta del Mims, la ripartizione e allocazione delle risorse su base regionale riguarda oltre 25 miliardi di euro. Di questi, 13 miliardi sono stati attribuiti al Sud, con un’attenzione particolare alle misure per migliorare la mobilità e gli spostamenti locali, e per la riduzione dell’inquinamento nei centri urbani. Tra le misure individuate ci sono il rinnovo degli autobus extraurbani e urbani, per migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni inquinanti; lo sviluppo della mobilità ciclistica urbana e turistica, il potenziamento delle ferrovie regionali. Ai porti del Mezzogiorno sono stati attribuiti oltre 1,5 miliardi, soprattutto per il rinnovo e il potenziamento delle navi che operano sullo Stretto di Messina. La totalità delle risorse del Pnrr destinata agli interventi per favorire la competitività e lo sviluppo delle Zone economiche speciali (Zes), pari a 630 milioni di euro, è stata destinata al Sud, per il miglioramento delle infrastrutture idriche e per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.
Sono ancora in via di definizione, invece, le risorse per lo sviluppo della filiera industriale degli autobus elettrici e per la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario.
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