#SustainableTalks: Ritter Sport
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#SustainableTalks: Ritter Sport

Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di  piantagioni sostenibili e neutralità climatica con Petra Fix di Ritter Sport.

#SustainableTalks è una rubrica che nasce dalla consapevolezza dell’editore e della redazione di come sia necessario metabolizzare i cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha comportato in termini di comunicazione,  identificando nella sostenibilità un driver positivo di ripartenza e crescita personale e professionale. La rubrica continuerà anche nel 2021, sotto forma di interviste realizzate ad esperti di settore e referenti aziendali, con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte, e come vengano rendicontate. Certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente. La rubrica realizzata su base settimanale, pubblicata nella giornata del giovedì, si basa sulla realizzazione di interviste condotte dalla redazione in modo autonomo o a fronte di specifiche richieste. Per informazioni scrivete a redazione@nonsoloambiente.it

Maria Grazia Persico

Da dove nasce la necessità della vostra Azienda di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?

Alfred Ritter GmbH & Co. KG, è un'azienda (industriale) a conduzione familiare (oggi alla terza e quarta generazione) fondata nel 1912 in Germania da Alfred e Clara Ritter e interamente dedicata al cioccolato di alta qualità. L’azienda ha adottato una filosofia che implica lavorare in modo armonico e responsabile con l'uomo e la natura. Il rispetto dell'ambiente e delle persone è da sempre un asset fondamentale per Ritter Sport, ferma nella convinzione che solo così sia possibile produrre cioccolato che sia davvero buono per tutti. Diverse le azioni e i progetti che dimostrano concretamente l'impegno dell'Azienda nel campo della sostenibilità economica, ambientale e socialeNel 1990 la famiglia Ritter decide di sostenere la coltivazione sostenibile del cacao in Nicaragua. Quello che è iniziato come un piccolo impegno con una sola cooperativa di cacao e pochi coltivatori è oggi il pilota di tutti i programmi sul cacao in diversi paesi di origine e un pilastro principale della nostra strategia di approvvigionamento del cacao. Lo scopo dell'impegno dell'iniziativa è migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali coltivatrici di cacao e proteggere le risorse naturali come principio di vita elementare. Nel 1991, relativamente al packaging del prodotto, Ritter ha effettuato una prima valutazione sull’impronta ecologica del packaging scegliendo di passare all’involucro in monomateriale (polipropilene) totalmente riciclabile. In ottica di miglioramento continuo, oggi, Ritter sta lavorando per utilizzare materiali di imballaggio alternativi provenienti da fonti rinnovabili – in particolare carta - al fine di utilizzare materiali che possono essere mantenuti in un flusso di valore a livello internazionale. Quando possibile vengono già utilizzati materiali riciclati e dal 2018, per le proprie confezioni, in particolare quelle di cartone, Ritter Sport utilizza fibre certificate FSC. Per il prossimo futuro l’Azienda si è posta due ulteriori obiettivi: entro il 2025 tutti i packaging saranno completamente riciclabili e, entro il 2027, il 70% del packaging sarà realizzato con materie prime rinnovabili. Nel 2002, per favorire un efficientamento energetico, nel sito produttivo di Waldenbuch è entrata in funzione la centrale di cogenerazione che consente notevoli risparmi di energia. Nel 2012, con lo scopo di coltivare un cacao ecologicamente e socialmente sostenibile, l’Azienda acquista un appezzamento di terra in Nicaragua avviando la propria piantagione di cacao “El Cacao”, una delle più grandi aree di coltivazione di cacao che si estende per 2.500 ettari nel Sud-Est del Nicaragua.

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L’avvio di una coltivazione sostenibile del cacao, che ha ottenuto le certificazioni UTZ/Rainforest Alliance, consente all’Azienda di avere la massima influenza sulle condizioni ecologiche e sociali nella coltivazione del cacao. Ritter, inoltre, è stato il primo grande produttore di cioccolato ad ottenere la certificazione ai sensi dello standard di gestione sostenibile ZNU e ad approvvigionare cacao 100% certificato sostenibile per l’intera gamma di prodotti e ha anche deciso di avviare partnership con produttori e coltivatori di cacao in America Latina e Africa Occidentale. Nel 2019 l’Azienda ha raggiunto l’obiettivo di produzione a emissioni zero (tre anni prima del previsto), il primo step sulla strada della carbon neutrality, seguito nel 2020 dal raggiungimento delle emissioni zero anche a livello Aziendale e avvicinandosi all’ambizioso traguardo della neutralità climatica per l’intera filiera entro il 2025. Un altro tema su cui Ritter Sport è sensibile riguarda il benessere e la sicurezza dei dipendenti. L’attenzione che vi pone, oltre ad essere molto alta, è trasversale a tutti i progetti Aziendali: ad esempio i programmi locali e le partnership stipulate con i produttori di cacao e le cooperative mirano a un miglioramento delle condizioni economiche e sociali in tutti Paesi con cui Ritter Sport collabora. I circa 400 dipendenti di El Cacao in Nicaragua godono di un salario superiore alla media locale, ma anche di servizi di assistenza e prevenzione sanitaria e dell’accesso a corsi di qualificazione e specializzazione professionale. 


L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?

Come è tipico della nostra cultura, crediamo che, prima di iniziare una comunicazione su queste azioni, si debba agire. Per questo abbiamo condiviso a lungo il nostro impegno solo internamente o attraverso comunicazioni PR e quando richiesto nelle interviste. Nel tempo ci siamo resi conto che sempre più clienti erano interessati a ciò che facevamo e da dove provenivano gli ingredienti per il nostro cioccolato: è stato allora che abbiamo intensificato la nostra comunicazione insieme alle straordinarie potenzialità offerte da internet e dai social network, su ciò che fa Alfred Ritter GmbH & Co. e l'impegno per produrre cioccolato davvero buono.


Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?

Molti risultati raggiunti da Alfred Ritter GmbH & Co. sono misurati internamente ed esternamente grazie al supporto di esperti del settore. Ad esempio, su base biennale, dal 2014 pubblichiamo un Rapporto di sostenibilità che mostra i nostri continui progressi. Inoltre, attraverso audit regolari, come quello svolto dal Centro per la gestione della sostenibilità, dobbiamo supportare la documentazione in tutti i reparti che dimostri un continuo progresso della sostenibilità in tutte le aree della nostra azienda. Relativamente alla piantagione sostenibile El Cacao, ad esempio, fin dall’inizio del 2014 l’Azienda ha avviato un sistema di monitoraggio validato anche da un partner esterno indipendente (Agricultural University, Managua) ed è risultato che, con oltre 100 diverse specie di animali e più di 120 diversi tipi di piante, la piantagione costituisce un habitat naturale per la fauna nativa e originale


Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’Azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?

L’attenzione verso la sostenibilità da un lato può essere intesa come un driver di crescita dell’Azienda nonché un punto distintivo, ma si tratta, soprattutto, di un impegno perseguito da sempre dalla famiglia e dall’azienda perché rappresenta la convinzione che, per produrre un prodotto naturale, bisogni operare in armonia con uomo e ambiente.


In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?

L’emergenza sanitaria Covid-19 ha reso evidente come la sostenibilità sia una tematica cruciale anche in un periodo di crisi. Sostenibilità significa, tra le altre cose, agire responsabilmente per supportare e garantire la sicurezza dei lavoratori (adottando stringenti misure di sicurezza) e, nonostante le difficoltà connesse all’emergenza sanitaria, Ritter Sport nell’anno della pandemia, è riuscita a raggiungere diversi obiettivi prefissati legati alla sostenibilità, in primis l’obiettivo di neutralità climatica a livello Aziendale. È anche proseguito l’impegno nell’approvvigionamento sostenibile delle materie prime, nella trasparenza nelle collaborazioni, nel favorire la progettazione nonché l’adozione di packaging in carta e cartone. Il Covid-19 ha avuto e sta avendo un significativo impatto sull’economia, ma la crisi offre anche l’opportunità di lavorare ancor più duramente per implementare e raggiungere obiettivi sostenibili, è diventato evidente che dobbiamo agire a lungo termine compiendo azioni positive per il pianeta e per le persone. Tutti dobbiamo tenere presente questo tema. Non ci deve essere contraddizione tra il successo economico e la sostenibilità, e questo oggi è più chiaro che mai.

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