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Un accordo tra Utilitalia e Marevivo punta alla riduzione della quantità di mozziconi di sigaretta abbandonati nelle nostre città.
Da trent’anni a questa parte i mozziconi sono diventati i rifiuti più numerosi e più inquinanti. Secondo Ocean Conservancy, un’associazione no-profit che da 32 anni organizza l’International coastal cleanup, i rifiuti più numerosi raccolti sulle coste di tutto il mondo sono proprio i mozziconi di sigaretta: dal 1986 a oggi ne sono stati raccolti più di 60 milioni, circa un terzo di tutti i rifiuti raccolti. Solo nel 2018 ne sono stati raccolti oltre 2 milioni, con tutto il loro carico di sostanze tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina, sostanze che danneggiano gravemente gli ecosistemi.
Secondo il report di Marevivo “Piccoli gesti, grandi crimini 2020” ogni anno, solo in Italia, 14 miliardi di mozziconi di sigarette vengono gettati nell’ambiente. Circa il 65% dei fumatori non li smaltisce correttamente per diversi motivi: la mancanza di sensibilità verso l'ambiente (62%), la mancanza di consapevolezza sul danno arrecato (36,6%), la difficoltà nel trovare cestini e posacenere sul territorio (26,5%) e l’assenza di sanzioni per chi adotta questo errato comportamento (26%).
Ridurre la quantità di mozziconi di sigaretta abbandonati nelle strade delle aree urbane è lo scopo prioritario del nuovo accordo di programma siglato tra Marevivo e Utilitalia, la Federazione delle imprese di acqua, energia e ambiente. Per realizzarlo, si punta alla diffusione di una maggiore consapevolezza ambientale, alla promozione di un gruppo di studio e a valutazioni dei costi della raccolta attraverso analisi ad hoc.
Studi realizzati da Enea e dalla Ausl di Bologna hanno valutato su base annua il potenziale inquinante dei mozziconi di sigaretta sul territorio italiano: circa 324 tonnellate di nicotina, 1.800 tonnellate di composti organici volatili, quasi 22 tonnellate di gas tossici, 1.440 tonnellate di catrame e condensato e 12.240 tonnellate di acetato di cellulosa, che impiega in media dieci anni a decomporsi.
Utilitalia, con le quattro aziende associate inizialmente coinvolte (Amiu Puglia, Amiu Genova, Asm Terni e Gea Pordenone), si impegna a sensibilizzare su finalità e scopi dell'accordo, a condividere informazioni e rapporti sulla gestione dei rifiuti da prodotto da fumo, e a sostenere, con il proprio know-how, iniziative sulle migliori modalità di raccolta.
Marevivo, invece, si concentrerà sull'individuazione di modalità di analisi e definizione di standard tecnici per calcolare l'incidenza dei costi relativi alla gestione del littering da filtri dei prodotti del tabacco, come per esempio lo spazzamento delle aree pubbliche, il trasporto e il trattamento. I primi risultati del monitoraggio saranno presentati entro il mese di novembre.
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