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Durante la COP26 numerosi sono gli annunci in materia di lotta ai cambiamenti climatici proclamati sia dai leader mondiali che dai rappresentanti delle più importanti istituzioni. Tra i tanti non può non menzionarsi la dichiarazione congiunta da parte della Presidente della Commissione europea, di Bill Gates, fondatore di Breakthrough Energy Catalyst e del Presidente della Banca europea per gli investimenti (di seguito BEI) sull’istituzione di un nuovo partenariato volto al finanziamento di importanti strumenti che permettano uno sviluppo più rapido delle tecnologie indispensabili per la transizione ecologica.
Cosa prevede il partenariato
Il partenariato andrà a finanziare l’ideazione nonché realizzazione di tecnologie innovative nei seguenti 4 settori:
- idrogeno pulito;
- carburanti sostenibili per l’aviazione;
- captazione diretta dell’aria;
- stoccaggio di energia di lunga durata.
I progetti finanziati riguardano le tecnologie che allo stato attuale risultano essere troppo costose per poter competere con quelle legate ai combustibili fossili. Si stima difatti che verrà mobilitato un plafond di circa 820 milioni di euro (pari a circa 1 miliardo di dollari) in 4 anni, dal 2022 al 2026.
Scopo del partenariato è far scendere i costi a un livello che risulti concorrenziale rispetto alle alternative basate sui combustibili fossili e fare in modo che la parte più cospicua degli investimenti provenga dai privati anziché dal settore pubblico. A tal proposito si segnala che i primi progetti verranno selezionati per il 2022.
Il contributo della BEI e di Breakthrough Energy Catalyst
La BEI, con le risorse messe a disposizione dalla Commissione, e Breakthrough Energy Catalyst sovvenzioneranno i progetti legati alle nuove tecnologie elargendo sovvenzioni e investimenti finanziari a chi ne farà richiesta. Breakthrough Energy Catalyst è il gruppo di investitori privati fondato nel 2005 da Bill Gates per sviluppare tecnologie necessarie per la lotta ai cambiamenti climatici. Il partenariato sarà finanziato da parte dell’Unione europea da due fondi, Horizon Europe e il Fondo per l’innovazione, e sarà aperto anche a investimenti nazionali da parte degli Stati membri attraverso InvestEU.
Horizon Europe: il fondo della ricerca e dell’innovazione
Horizon Europe è il Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l'innovazione E’ dunque uno dei principali programmi di finanziamento dell'Unione europea, ha una durata di 7 anni che va dal 2021 al 2027 e gode di un plafond di risorse pari a circa 96 miliardi di euro. In particolare, i settori di missione (mission areas) finanziati da Horizon Europe sono:
- adattamento ai cambiamenti climatici;
- cancro,
- oceani, mari e acque costiere interne in buona salute;
- città intelligenti a impatto climatico zero;
- salute del suolo e alimentazione.
La partecipazione a Horizon Europe è aperta a qualsiasi soggetto giuridico, indipendentemente dal proprio luogo di stabilimento, compresi i soggetti giuridici dei paesi terzi non associati al programma o le organizzazioni internazionali. Scopo del Programma è contribuire ad aumentare gli investimenti pubblici e privati in R&I negli Stati membri, così da permettere all’Unione di raggiungere l’obiettivo di investimento complessivo di almeno il 3% del prodotto interno lordo (PIL) europeo in ricerca e sviluppo.
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