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Un “Venerdì per il Futuro” come tanti altri quello che si è svolto a Milano lo scorso 1 ottobre. Tra i giovani attivisti, però, questa volta spiccavano Vanessa Nakate e Greta Thunberg, che hanno guidato il corteo e spronato i giovani a proseguire la protesta al suono di slogan come “We are unstoppable! A better world is possible!”.
Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, Milano è stata protagonista di due eventi propedeutici alla Cop26, la Conferenza delle Parti che si terrà a Glasgow a novembre e che, per questa ventiseiesima edizione, è stata organizzata da Regno Unito e Italia.
Entrambi gli eventi hanno visto un’importante partecipazione dei giovani: martedì 28 settembre ha avuto inizio la Youth4Climate, in occasione della quale hanno parlato di clima due giovani per ciascuno dei 197 paesi coinvolti, mentre venerdì 1 ottobre, in contemporanea con la Pre-Cop26, migliaia di ragazzi hanno manifestato a Milano, chiedendo ai potenti di passare dalle parole alle azioni concrete.
Greta Thunberg a Milano: parole severe contro i governi e solidarietà ai giovani
Tra i moltissimi interventi di giovani attivisti alla Youth4Climate di Milano, quello di Greta Thunberg non è certo passato inosservato. La giovane svedese, oggi diciottenne, che nel 2018 ha dato inizio alle manifestazioni “Fridays for Future” contro il disinteresse verso il clima dimostrato dai potenti della Terra, non ha usato mezzi termini, accusando i leader internazionali di fare troppe parole non curandosi dei fatti. La presenza della Thunberg, affiancata dall’attivista per l’ambiente ugandese Vanessa Nakate, è stata determinante anche per il successo mediatico della manifestazione che si è svolta durante la Pre-Cop26. “Siamo qui in strada perché sappiamo che il cambiamento può venire dalle strade, può venire da noi, non viene di certo da quelle conferenze”. Con queste parole la giovane Greta ha spronato la giovanissima folla a continuare a combattere al suo fianco per il clima.
In migliaia alla manifestazione Fridays for Future Milanese
50mila per gli organizzatori, 7mila per la Questura. Indipendentemente dai numeri, i giovani che hanno sfilato per le vie di Milano, venerdì 1 ottobre, al grido di “We are unstoppable! A better world is possible!” si sono davvero fatti sentire. Partito da Largo Cairoli, di fronte al Castello Sforzesco, il corteo ha fatto tappa in Piazza Affari, dove il Palazzo della Borsa è stato imbrattato con mani insanguinate, e ha poi raggiunto Piazza Damiano Chiesa, dove, proprio a poche centinaia di metri dalla sede della Pre-Cop, era stato allestito un palco circondato da cestini per la raccolta differenziata.
“Il cambiamento climatico non è una passeggiata” Recita uno dei tanti slogan sui cartelli alzati in alto dai ragazzi e una passeggiata non è stata nemmeno la manifestazione: quasi 10 km di corteo, percorsi intonando cori come “System change, not climate change”. Le nuove generazioni sembrano non voler più aspettare per veder messe in campo azioni concrete e, per dirlo con le parole di Greta: “La speranza vuol dire agire. Noi vogliamo la giustizia climatica e la vogliamo ora”.
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Cariche & Poltrone #61
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