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Settimane intense presso il Ministero della Transizione ecologica. Dopo le ferventi giornate di Milano in cui si è svolta la Pre-Cop 26, proseguono i lavori al Ministero per poter compiere tutto il necessario affinché la transizione ecologica possa prendere forma. Il 30 settembre difatti il Ministero ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la Strategia Nazionale per l’economia circolare e il 29 settembre i decreti e il relativo avviso con i criteri di selezione per i progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE, tessili, settori facenti capo alla Missione 2, Componente 1 del PNRR.
Cosa prevede la Strategia Nazionale per l’economia circolare
La Strategia Nazionale per l’economia circolare ha lo scopo di definire nuove misure utili per fare in modo che l’Italia sia in grado di affrontare la grande sfida della transizione ecologica. In particolare, nel documento è riportato che verranno creati nuovi strumenti amministrativi e fiscali per le seguenti finalità:
- potenziare il mercato delle materie prime seconde;
- ampliare la responsabilità estesa del produttore e del consumatore;
- diffondere pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio;”
- supportare il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica;
- definire una roadmap di azioni e target fino al 2040.
La Strategia Nazionale per l’economia circolare prevede inoltre la creazione di nuove misure tra cui:
- un nuovo sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti;
- lo sviluppo di sistemi di incentivazione fiscale;
- una revisione del sistema di tassazione del riciclo;
- la promozione del diritto al riuso e alla riparazione;
- la riforma dei sistemi di EPR (Extended Producer Responsibility) e dei Consorzi;
- il rafforzamento degli strumenti legislativi esistenti tra cui normativa End of Waste e CAM;
- il supporto allo sviluppo di progetti di simbiosi industriale.
Le proposte di azioni della Strategia Nazionale per l’economia circolare
All’interno della Strategia sono contemplati una serie di obiettivi tra cui:
- la chiusura dei cicli lungo la catena di valore di prodotti e materiali volti a sostenere la transizione verde;
- l’uso e gestione efficiente delle risorse in aree urbane, industriali e sul territorio al fine di migliorare la gestione dei rifiuti e implementare il paradigma dell’economia circolare nelle città.
Al fine di raggiungere le finalità di cui sopra, è previsto il coinvolgimento di una serie di attori istituzionali e non tra cui imprese, cittadini, ISPRA/SNPA, ENA, il Ministero della Transizione ecologica, il Ministero delle politiche agricole e forestali, le Regioni e le Province Autonome, le Associazioni Ambientaliste, le Associazioni di categoria, Enti di ricerca e Università.
I termini per la consultazione pubblica
La Strategia Nazionale per l’economia circolare è soggetta alla consultazione pubblica sino al 30 novembre. Per maggiori informazioni visitare il sito del Ministero della Transizione Ecologica.
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