Dal 23 al 26 settembre torna a Buttrio il TreeArt Festival, evento scientifico-artistico-culturale che pone al centro la celebrazione della natura e dell'albero in tutte le sue forme.
Un'occasione per celebrare gli alberi e il loro fondamentale ruolo nel mantenimento della vita sulla Terra. Tra il 23 e il 26 settembre a Buttrio -località in provincia di Udine- avrà luogo la seconda edizione del TreeArt Festival. Palcoscenico di dialogo tra la scienza e l'arte, la manifestazione alternerà dibattiti, incontri e performance a momenti esperienziali en plain air, mostre d'arte e concerti. Il tutto unito da un solo proposito comune: ricordare agli occhi e alle coscienze dei visitatori quanto gli alberi - portatori di bellezza, biodiversità, salute e benessere - possano contribuire al superamento delle maggiori sfide ambientali dei nostri tempi.
TreeArt Festival, identikit del festival dell'albero
La seconda edizione del TreeArt Festival si terrà a Buttrio, nella suggestiva cornice dei vigneti e dei boschi del Collio friulano. L'evento è organizzato dal Comune di Buttrio in collaborazione con la Villa di Toppo Florio e può contare su partner come la Giant Trees Foundation per quanto riguarda lo sviluppo delle iniziative scientifiche e l’associazione Opificio 330 per quel che concerne le iniziative artistico-culturali. L'albero, con il suo ciclo di vita, le sue metamorfosi e i suoi utilizzi dopo la morte, è al centro della manifestazione, quale metafora di “un sistema di vita sostenibile e partecipato”, in cui la natura diventa strumento generativo di incontro e relazioni. Cultura, arte, divulgazione scientifica e sostenibilità si daranno la mano per creare un programma di appuntamenti ricco e variegato.
Tutela degli alberi e sostenibilità ambientale
“La manifestazione abbraccia e sostiene l'importanza della tutela e della salvaguardia degli alberi promuovendo ed organizzando per l’Italia - in collaborazione con la Direzione Centrale delle Foreste Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - il contest Tree of the Year”si legge sul comunicato dedicato all'evento. Si tratta di “una vera caccia agli alberi più belli, più popolari e più alti d’Italia, il cui vincitore partecipa alla sfida European Tree of the Year, concorso internazionale nato per valorizzare la storia di questi alberi, la loro connessione con la popolazione, il territorio e l'ambiente”. Il contest italiano del 2020 si è concluso lo scorso novembre con la scelta del Platano millenario di Curinga in Calabria, che ha partecipato- in rappresentanza dell’Italia - alla competizione European Tree of the Year, classificandosi al secondo posto.
Il volto artistico del Festival
Villa di Toppo Florio diventerà, nei giorni dell'evento, palcoscenico naturale per le gigantesche installazioni dell'artista francese Christian Lapie, per la prima volta in Italia. Le sue opere, realizzate su legno in grande formato, sono figure spettrali e senza volto, tese a mettere in discussione la nostra memoria individuale e collettiva. Le sculture monumentali- che, per loro stessa natura, sottolineano la trasformazione, la rigenerazione degli alberi e del legno- resteranno esposte fino al 24 di ottobre. All’artista sarà dedicata anche una mostra all’interno degli spazi di Villa di Toppo Florio, mentre nel parco esterno troverà spazio un’opera di oltre sei metri di altezza, per 2,5 tonnellate di peso, che verrà donata in modo permanente per contribuire alla creazione di un museo contemporaneo a cielo aperto.
Le riflessioni scientifiche
Il Festival di Buttrio ospiterà tre i relatori scientifici di fama internazionale, che partiranno da riferimenti danteschi per introdurre le loro riflessioni. Il primo ospite, atteso venerdì 24 settembre, è il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, protagonista dell’incontro "La selva oscura”. Sabato 25 settembre sarà la volta del noto meteorologo e climatologo Luca Mercalli, che porterà sul palco "L'Inferno (climatico)”. Domenica 26 settembre, infine, l'appuntamento è con "Uscimmo a rimirar le stelle”, affidato a Ferdinando Patat, astrofisico che attualmente dirige, in Cile, la realizzazione del più grande osservatorio astronomico mondiale.
Tra gli eventi in programma, vale la pena citare anche il convegno internazionale “L'albero dopo”, che vedrà relatori e tecnici confrontarsi sulle possibili innovazioni nell'utilizzo del legno, su una filiera corta ecosostenibile e sulle nuove specie arboree da utilizzare. Partendo dal know how di aziende del territorio e non solo, il convegno si propone di dare delle risposte innovative per affrontare le emergenze globali legate al cambiamento climatico e alla salvaguardia delle foreste. Urgenze inserite, a pieno titolo e diritto, nelle agende internazionali e che meritano tutta la nostra attenzione.
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