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Intervista a Carlo Alberto Buttarelli di Federdistribuzione.
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Federdistribuzione, in quanto associazione rappresentativa della distribuzione, è anche portavoce delle pratiche e dei modelli di sostenibilità adottati dalle imprese associate. Che sensibilità hanno le aziende in un periodo storico simile in cui vige un forte clima di incertezza politica, economia e finanziaria?
La pandemia ha messo tutti noi di fronte a scenari inediti e anche il mondo del commercio ha dovuto affrontare situazioni nuove e sfidanti. L’emergenza è stato un banco di prova importante, al quale le aziende della distribuzione hanno risposto con determinazione e senza venir meno all’attenzione che da tempo rivolgono al rapporto con i clienti, i fornitori, l’ambiente e le comunità territoriali che hanno vicino.
Anzi, i servizi e le azioni concrete in aiuto a persone ed enti caritatevoli hanno avuto un ulteriore impulso, così come rendicontato nel Bilancio di Sostenibilità di Settore della distribuzione moderna, che abbiamo recentemente pubblicato. È indubbio che l’attenzione ai temi di sostenibilità, economica, ambientale e sociale, sia oramai imprescindibile e sia parte integrante delle strategie di business delle aziende, caratterizzandosi anche come un elemento distintivo per le imprese.
Qual è la vostra prospettiva rispetto al PNRR?
La centralità che hanno assunto i temi della transizione ecologica e digitale all’interno del PNRR è ovviamente positiva, ma dobbiamo osservare che proprio nel documento che vuole essere il pilastro della ripartenza del Sistema Paese è del tutto assente uno dei settori produttivi fondamentali per l’economia, ovvero il commercio.
Non possiamo pensare che la ripresa arrivi senza una strategia chiara di sostegno ai consumi, imprescindibile per la ripresa economica del Paese, e che consenta anche alle aziende del commercio di avviare piani di sviluppo e investimenti che possano accompagnare l’evoluzione in corso nel settore. Nuove abitudini di acquisto e stili di vita si diffondono; aumenta l’attenzione ai temi della sostenibilità, economica, sociale e ambientale; l’e-commerce e nuove tecnologie digitali diventano più pervasive: questi alcuni dei fattori che più contribuiranno a disegnare il commercio del futuro.
La transizione digitale, assieme a quella verde, è al centro delle politiche programmatiche europee. Al fine di poter godere delle risorse messe a disposizione dall’Unione europea dal pacchetto Next Generation EU, gli stati membri devono destinare almeno il 20% del plafond loro assegnato alla transizione digitale. A suo avviso, le aziende italiane sono pronte per un cambio di passo altamente tecnologico?
La spinta verso la digitalizzazione, al pari dell’impegno negli ambiti della sostenibilità, è cominciata da tempo per le aziende della Distribuzione Moderna. Due i fronti d’azione che si muovono di pari passo e sono complementari: da un una parte l’ammodernamento della rete fisica dei negozi con spazi dotati di nuovi servizi e strumenti tecnologici per rendere l’esperienza d’acquisto sempre più coinvolgente, esperienziale ed interattiva per i clienti; dall’altra l’implementazione dei canali digitali, sia come ormai fondamentale canale informativo, sia lavorando all’implementazione e al miglioramento di soluzioni differenziate di e-commerce, quali click&collect e l’home delivery, che stanno incontrando il favore crescente da parte dei consumatori. Il cambio di passo che sta affrontando il commercio si muove dunque in una direzione omnicanale, con un’ibridazione tra il canale fisico e digitale, per rispondere adeguatamente al cambiamento delle abitudini d’acquisto e di consumo.
L’impegno nell’adozione di un percorso sostenibile per Federdistribuzione e le sue aziende è raccontato attraverso le edizioni del Bilancio di Sostenibilità di Settore e diversi accordi sottoscritti con enti e istituzioni locali. Quali sono i progetti in ottica green per il futuro?
Le aziende di Federdistribuzione, come testimonia l’esperienza ormai decennale del Bilancio di Sostenibilità di Settore, portano avanti progetti concreti su tutti gli ambiti dello sviluppo sostenibile, implementando le collaborazioni, le aree di competenze e gli impegni in termini economici e di risorse umane, con figure professionali e team di lavoro dedicati.
I progetti in cantiere sono molteplici: dal sostenere modelli industriali improntati all’economia circolare, agevolando il recupero di materiale riciclabile al favorire soluzioni che supportino la mobilità sostenibile; fino ad arrivare a interventi di efficientamento energetico sul punto vendita, o a progetti di recupero delle aree dismesse in ottica di rigenerazione urbana, con evidenti benefici a comunità e territori, contribuendo a un nuovo volto alle città. Il nostro obiettivo è continuare sul cammino intrapreso e avviare canali di dialogo con tutti i soggetti con i quali sia possibile sviluppare iniziative che possano facilitare l’implementazione di pratiche di sostenibilità lungo tutte le filiere di riferimento del nostro settore.
Carlo Alberto Buttarelli
Carlo Alberto Buttarelli ha una solida esperienza nel mondo della Distribuzione Moderna e vanta un lungo percorso in diverse aziende, tra cui il Gruppo Lombardini, dove ha ricoperto diversi ruoli fino alla carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Ha guidato la Direzione Commerciale del Gruppo Unicomm ed è stato Amministratore Delegato di Leader Price Italia. In imprese associate ai gruppi Despar e Sigma ha ricoperto i ruoli di Direttore Generale e Amministratore Delegato. Da Gennaio 2020 è Direttore Relazioni di Filiera di Federdistribuzione e da Ottobre 2020 ne dirige anche l’Ufficio Studi. Recentemente ha inoltre assunto la carica di Consigliere Delegato di ADM - Associazione Distribuzione Moderna.
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