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A larga maggioranza, il Parlamento europeo ha votato una risoluzione per vietare gradualmente l'utilizzo delle gabbie negli allevamenti dell'Unione Europea.
Stop all'allevamento in gabbia nell'Unione Europea. Con 558 voti favorevoli, 37 contrari e 85 astensioni, lo scorso 10 giugno il Parlamento europeo ha ufficialmente invitato la Commissione a proporre strumenti legislativi per eliminare gradualmente l'uso delle gabbie negli allevamenti nell'Unione, valutando la possibilità di completare tale transizione entro il 2027.
Il Parlamento- chiamato a esprimere il proprio voto in risposta all'iniziativa dei cittadini europei (ICE) “End of the Cage Age”- adotta, dunque, a larga maggioranza una risoluzione che intende mettere al centro dell'allevamento europeo standard più elevati di benessere animale.
“End of the cage”, stop alle gabbie in allevamento
Con la ICE “End of the Cage Age”, presentata lo scorso 2 ottobre 2020, oltre un milione e 500 mila Europei hanno chiesto di vietare progressivamente l’allevamento in gabbia entro il 2027.
La petizione è stata lanciata da Compassion in World Farming, associazione no profit che lavora per la protezione e il benessere degli animali allevati a scopo alimentare, ed è stata sostenuta da più di 170 organizzazioni e associazioni in difesa dei diritti degli animali, dei consumatori e dell’ambiente.
Le 21 associazioni italiane che hanno sostenuto l'iniziativa dei cittadini europei hanno dichiarato: “I cittadini dell'UE stanno aspettando da anni di vedere un divieto delle gabbie. Pertanto, siamo lieti che il Parlamento europeo abbia preso una posizione ferma contro le gabbie e abbia ascoltato gli 1,4 milioni di cittadini europei che hanno sostenuto End the Cage Age. Ora la palla è nel campo della Commissione. Ci aspettiamo di vedere il passaggio dalle parole all'azione, con un calendario ambizioso che ponga fine all'uso di questi strumenti di tortura obsoleti”.
Nuovi standard di benessere animali
Secondo dati di Compassion in World Farming, sono oltre 300 milioni gli animali allevati in gabbia in tutta Europa, costretti a vivere spazi inadeguati e insufficienti. Di fronte alla drammatica situazione degli allevamenti intensivi, i parlamentari europei hanno concordato sulla necessità di porre fine a pratiche che, da decenni, mettono il benessere animale in ultimo piano.
Hanno, inoltre, sottolineato la necessità di garantire che tutti i prodotti immessi sul mercato dell’Ue – compresi quelli importati – siano conformi ai futuri standard senza gabbie, evidenziando la necessità di fornire adeguati incentivi e programmi finanziari per sostenere gli allevatori durante la transizione.
In ultima battuta, il Parlamento ha chiesto alla Commissione di accelerare la revisione della legislazione europea sul benessere degli animali (entro il 2022, anziché entro il 2023 come previsto attualmente) per garantire che il divieto sia introdotto entro la fine il mandato dell’attuale Commissione, prevista per il 2024.
Le alternative esistono
L'Eurocamera ritiene necessario che l'eliminazione graduale delle gabbie- veicolata da un periodo di transizione adeguato- si basi su una valutazione d'impatto scientificamente fondata.
Per garantire condizioni di parità per gli allevatori in tutta l'Unione europea, i deputati hanno concordato la necessità di una legislazione comunitaria atta a sviluppare, migliorare e incentivare i sistemi alternativi alla gabbia. Sistemi alternativi che- come sottolineato dallo stesso Parlamento- esistono e sono già utilizzati con successo in diversi Stati membri.
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