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image courtesy of Marevivo
La campagna di Marevivo contro i mozziconi di sigaretta prevede, insieme a una serie di iniziative anti-littering, l'allestimento di installazioni a Fermo, Catania e Bari: vere e proprie scene del crimine, in cui i mozziconi sono l'arma del delitto e le specie marine le incolpevoli vittime, per sensibilizzare sui danni inflitti agli ecosistemi dai piccoli, pericolosi rifiuti.
C'è l'arma del delitto, un enorme mozzicone di sigaretta. Ci sono le vittime, un gruppo di animali marini, i cui cadaveri sono stati delineati a terra con il caratteristico tratto bianco. E c'è un poliziotto della scientifica che documenta l'efferato misfatto fotografando la scena del crimine, delimitata dall'iconico nastro giallo. L'installazione al centro della campagna "Piccoli gesti, grandi crimini"- realizzata da Marevivo in collaborazione con British American Tobacco (Bat) Italia, con il patrocinio del Ministero della Transizione ecologica e dell'Anci- intende sottolineare le drammatiche conseguenze causate dalla dispersione nell'ambiente dei mozziconi di sigaretta, rifiuti piccoli ma estremamente pericolosi per gli ecosistemi.
La campagna
La campagna "Piccoli gesti, grandi crimini"- ideata per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'abbandono dei mozziconi - ha avuto inizio nel 2020 a Sorrento, dove è stata prevista una serie di interventi anti-littering. Nell'estate 2021, tra giugno e agosto, il progetto coinvolgerà le città di Fermo, Catania e Bari. Oltre alle installazioni artistiche, l'iniziativa ha in programma la distribuzione di oltre 15.000 posacenere tascabili e riutilizzabili, in plastica riciclata. La campagna rappresenta, inoltre, una call-to-action per tutti i cittadini e i Comuni, che potranno partecipare attraverso l'adozione e la promozione di comportamenti virtuosi. L'invito? Impegnarsi in prima persona per evitare di rendersi "complici di un crimine contro l'ambiente".
Mozziconi di sigarette abbandonati, i dati italiani
Secondo i dati contenuti nel report di Marevivo “Piccoli gesti, grandi crimini 2020”, ogni anno in Italia 14 miliardi di mozziconi di sigarette vengono impropriamente dispersi nell’ambiente. Un danno ingentissimo, posto che i mozziconi contengono oltre 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e cancerogene. Inoltre, il filtro- composto da acetato di cellulosa-impiega in media almeno 10 anni a decomporsi. Da oltre 30 anni, i mozziconi di sigaretta sono il rifiuto più comune al mondo: costituiscono fino al 90% dei rifiuti e spesso sono indicati come uno dei principali inquinanti di strade urbane e spiagge.
Un grave pericolo per gli animali marini
Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, inondando con essi coste, rive dei fiumi e dei laghi, suolo. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.
“Se pensiamo che un singolo mozzicone può contaminare fino a 1000 litri di acqua e che il filtro, non essendo biodegradabile, si scompone e sminuzza rimanendo nel mare per sempre con il suo carico di sostanze altamente tossiche” si legge nel report di Marevivo, “possiamo comprendere l'immane portata delle conseguenze di un gesto solo apparentemente trascurabile come quello di disfarsi di un mozzicone”.
Le sanzioni
Ma come contrastare tale pessima abitudine? Dal punto di vista normativo, in Italia il cosiddetto “Collegato Ambientale” (legge 221/2015) prevede, fra le varie misure, sanzioni amministrative per chiunque disperda rifiuti di piccole dimensioni, in particolare mozziconi. Le multe variano da 30 a 150 euro per chi abbandona sul suolo, nelle acque e negli scarichi i rifiuti di piccole e piccolissime dimensioni. Sanzione che raddoppia, fino a 300 euro, nel caso che ad essere gettati via siano i mozziconi di sigaretta.
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