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Il 7 luglio scorso il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Meccanismo per collegare l’Europa, prevedendo lo stanziamento di circa 30 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 per finanziare infrastrutture moderne, multimodali ed efficienti che consentano l’interconnessione e l’integrazione tra tutti gli Stati membri.
Cos’è il Meccanismo per collegare l’Europa (MCE)
Il Meccanismo per collegare l’Europa (di seguito il MCE) è stato istituito nel 2014 ed è uno strumento volto a finanziare progetti di interesse comune nel settore delle reti transeuropee permettendo dunque la perfetta interazione tra tre differenti settori: trasporti, energia e digitale.
Le risorse stanziate nel MCE per il periodo 2021-2017 verranno così distribuite:
- 23 miliardi di euro al settore trasporti,
- 5 miliardi di euro all'energia
- 2 miliardi di euro al mondo digitale.
Dei 23 miliardi previsti per il settore dei trasporti ed utili allo sviluppo della rete TEN-T, 10 miliardi proverranno dal Fondo di coesione e aiuteranno i Paesi membri a realizzare i collegamenti ancora mancanti e 1,4 miliardi di euro saranno destinati al completamento dei principali collegamenti ferroviari transfrontalieri. Nel settore digitale invece l'MCE finanzierà lo sviluppo di progetti quali tra l’altro sistemi 5G e digitalizzazione delle reti dei trasporti e dell'energia. Scopo ultroneo dell’MCE è finanziare la realizzazione di progetti che contribuiscano ad accelerare il processo di transizione verde europeo e che siano in linea con i piani climatici ed energetici nazionali e comunitari.
Il MCE entrerà in vigore dopo essere stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea e sarà applicato retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2021. Gli Stati membri entro 2 anni dovranno provvedere ad attuare le misure necessarie per la realizzazione della TEN-T.
“L’MCE modernizzerà i collegamenti di trasporto in tutta l'UE. Aiuterà l'Europa a far fronte alle sfide di decarbonizzazione del settore e contribuirà soprattutto a far diventare realtà lo slogan del ‘trasferimento modale verso la ferrovia’. Realizzare i collegamenti mancanti incoraggerà anche la circolazione delle persone e delle merci” ha commentato Marian-Jean Marinescu, correlatore per la commissione per i trasporti e il turismo.
I progetti che verranno realizzati con il MCE
Il MCE sino ad ora ha permesso alla realizzazione di numerose opere infrastrutturali all’interno della Comunità europea. In particolare per il periodo 2021-2027 sono previsti interventi che interesseranno tra l’altro le seguenti aree geografiche nonché “corridoi”: il corridoio Atlantico, il corridoio Baltico-Adriatico, il corridoio Mediterraneo, il corridoio Mare del Nord-Baltico, il corridoio Oriente/Mediterraneo Orientale.
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