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Il 31 maggio scorso la Commissione europea, in vista del recepimento della Direttiva sulla plastica monouso (SUP, single-use plastic products) da parte degli Stati membri, ha pubblicato degli orientamenti volti a fornire alcune utili informazioni sul futuro dei prodotti di plastica monouso.
Scopo del documento stilato dalla Commissione europea è quello di facilitare l’applicazione omogenea della Direttiva SUP all’interno della comunità europea a partire dal 3 luglio, data di applicazione della stessa.
Cosa prevede la Direttiva SUP
La Direttiva SUP, adottata dal Parlamento e dal Consiglio europeo il 5 giugno 2019, rientra nella Strategia europea della plastica per un’economia circolare. La Strategia europea della plastica è un documento programmatico con cui l’Unione nel 2018 ha stabilito non solo di ridurre la produzione nonché il consumo di prodotti in plastica ma anche previsto che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica nel vecchio continente siano riciclati.
Ai sensi dell’Articolo 3 della Direttiva SUP per prodotto di plastica monouso si intende “il prodotto fatto di plastica in tutto o in parte, non concepito, progettato o immesso sul mercato per compiere più spostamenti o rotazioni durante la sua vita essendo rinviato a un produttore per la ricarica o riutilizzato per lo stesso scopo per il quale è stato concepito”.
Gli Stati membri dovranno vietare l’immissione sul mercato sia dei prodotti di plastica monouso che dei prodotti di plastica oxo degradabile, ossia “dei prodotti realizzati con materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in micro frammenti o la decomposizione chimica.”
I prodotti in plastica monouso vietati sul mercato a partire dal 3 luglio
Le misure adottate dagli Stati membri dovranno contribuire a ridurre entro il 2026 in maniera significativa il consumo dei prodotti su descritti rispetto al 2022. In particolare, i prodotti che non potranno essere immessi sul mercato a partire dal prossimo 3 luglio, in quanto specifici e per cui vi sono sul mercato delle alternative economicamente accessibili, saranno i seguenti:
- Bastoncini cotonati,
- Posate,
- Piatti,
- Cannucce,
- Agitatori per bevande,
- Aste da attaccare a sostegno dei palloncini,
- Contenitori per alimenti in polistirene espanso, ossia recipienti quali scatole con o senza coperchio, usati per alimenti: a) destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto; b) generalmente consumati direttamente dal recipiente; e c) pronti per il consumo senza ulteriore preparazione, per esempio cottura, bollitura o riscaldamento, compresi i contenitori per alimenti tipo fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti;
- Contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi,
- Tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.
Per quanto riguarda, invece, altri prodotti in plastica monouso, quali attrezzi di plastica e salviette umidificate, sono previste misure ad hoc quali precisi obblighi di etichettatura e regimi di responsabilità estesa del produttore ivi incluso il rafforzamento del “principio chi inquina paga.”
Il recepimento della Direttiva SUP in Italia: le novità rispetto alla versione originaria
L’Italia ha recepito la Direttiva SUP con la Legge di delegazione europea 2019-2020 (di seguito la Legge di delegazione europea), approvata definitivamente dal Senato il 20 aprile 2021 dopo il vaglio da parte della Camera avvenuto il 31 marzo. L’articolo 22 della Legge di delegazione europea (Princìpi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/904, sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente) prevede in particolare due novità rispetto alla versione originaria della Direttiva SUP:
- l’inclusione dei bicchieri di plastica tra i prodotti monouso;
- l’immissione nel mercato di prodotti di plastica monouso destinati ad entrare in contatto con alimenti elencati nella parte B dell'allegato alla Direttiva SUP a patto che siano realizzati in plastica biodegradabile e compostabile certificata conforme allo standard europeo della norma UNI EN 13432 e con percentuali crescenti di materia prima rinnovabile.
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