Percorsi Sostenibili: la sostenibilità nella filiera agroalimentare, il format di Nonsoloambiente.it
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Percorsi Sostenibili: la sostenibilità nella filiera agroalimentare, il format di Nonsoloambiente.it

Un format per raccontare la sostenibilità attraverso le voci e i principali protagonisti sulla scena istituzionale e aziendale italiana

Spiegare il significato del fare sostenibilità all’interno del settore agroalimentare attraverso le voci dei principali interlocutori sulla scena istituzionale e aziendale: è stato il tema del format Percorsi Sostenibili: la sostenibilità nella filiera agroalimentare.

Un’edizione tutta in digitale che rappresenta il primo appuntamento di una serie di eventi per approfondire la realtà con voci autorevoli legate al mondo della sostenibilità ambientale analizzando la Strategia From Farm to Fork e la Politica Agricola Comunitaria (PAC) per meglio comprendere quale sia la situazione attuale in merito al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. 

Il format, della durata di circa due ore e trenta minuti, si è articolato in tre momenti, moderati dal direttore editoriale di nonsoloambiente.it, Maria Grazia Persico. Il primo ha dato spazio al Legal Account NSA, Francesca Pitrelli che ha analizzato la normativa vigente e vincolante della Farm To Fork per la ridefinizione degli equilibri per un’agricoltura sostenibile. La Farm to Fork è stata adottata nel 2020 dalla Commissione Europea e rientra nell’ambito del Green Deal per la creazione di un continente climaticamente neutro entro il 2050. Si tratta di una condizione necessaria per il conseguimento degli Sgds entro il 2030.

In questo quadro di transizioni viene spiegata la PAC, Politica Agricola Comunitaria, quale strumento ad hoc, comune ai 27 paesi membri UE che si pone obiettivi nuovi da qui ai prossimi 6 anni, prevedendo nuove misure dal 2023 al 2027. Tra le azioni in ottica di transizioni green vengono citate il Carbon Farming e bioeconomia circolare, ma anche i diritti sociali, il garantire sicurezza e approvvigionamento alimentare, buone pratiche e regimi alimentari sostenibili, la riduzione degli sprechi e lotta alle frodi alimentari (OLAF). 

 

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Ad offrire un quadro sulla situazione attuale e percepita in merito di sostenibilità è stato Fabrizio Masia, Direttore generale e Partner di EMG Different che insieme a Nonsoloambiente ha realizzato il Bollettino della Sostenibilità: Lo studio è stato eseguito sul panel telematico di EMG con un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per sesso, età, regione e classe d'ampiezza demografica dei comuni. Sono state realizzate in tutto 2.000 interviste tra il 10 e il 14 maggio 2019. Nel Bollettino emerge come in un anno e mezzo l’interesse per la sostenibilità sia aumentato. ”La tendenza è che il concetto di sostenibilità si limiti solo all'ambiente quando riguarda anche fenomeni di tipo economico e di benessere sociale nei confronti anche dei lavoratori. Le imprese si stanno muovendo nella corretta direzione e la percezione dei rispondenti, anche più adulti è che il fenomeno sia in crescita” ha dichiarato Masia. Purtroppo emerge ancora poca conoscenza del fenomeno legato alla sostenibilità e uso di buone prassi all’interno delle aziende. Dal sondaggio di EMG Different è emerso che 73,4% ignora la presenza o meno di iniziative sostenibili da parte delle aziende.

Relativamente al questione della risorse finanziarie, Andrea Gallo Publisher di FASI.biz si è soffermato su Horizon Europe, il un programma europeo di finanziamenti atteso per aprile. Horizon Europe raggruppa iniziative per il green, il digitale e la resilienza: 95,5 miliardi disponibili per il settennato 2021-2027. Attenzione all’innovazione ma anche alla ricerca scientifica, alle sfide globali e lo sviluppo della competitività con un focus per il settore del food e la bioeconomia . La grande novità è lo spazio alla trasformazione digitale che prima non esisteva.

La seconda parte del format ha invece dato voce ad un case history: Alessandro Zucchi, responsabile progetti di filiera e sostenibilità dell'Azienda Molini Pivetti, ha portato alla luce l’importanza delle certificazioni. Molini Pivetti dal 2018 produce grano certificato da filiera sostenibile. Un progetto che inizialmente coinvolgeva circa 90 aziende agricole, ma che si è ampliato ed espanso. “Ci siamo concentrati sulle emissioni di CO2 determinando un limite soglia da monitorare cercando di abbassare sempre più il dato inquinante” ha dichiarato Zucchi.

A tornare sulla Farm to Fork è stato poi Luigi Tozzi, responsabile delle Politiche della Qualità e sicurezza alimentare di Confagricoltura. “La Farm to Fork è stata scritta prima della pandemia Covid19 dunque le esigenze sono mutate rispetto al periodo precedente che ha stravolto la situazione economica e sociale a livello globale. Oggi importante farsi delle domande sugli obiettivi anche etici della Farm to Fork” è intervenuto Tozzi.

L’analisi è proseguita con il focus sulle Food Policy, le politiche in grado di delineare una visione condivisa sul futuro rapporto della città con il cibo. La città di Milano ha deciso di impegnarsi per rendere il suo sistema alimentare più equo e sostenibile dotandosi di una propria Food Policy: a raccontarne la nascita è stata Chiara Pirovano, Sustainability Senior Advisor, Food Policy Gabinetto del Sindaco del Comune di Milano: A luglio 2014 il Comune di Milano e Fondazione Cariplo hanno siglato un accordo per la definizione e l’adozione delle Food Policy che ha portato dopo l’analisi dei punti di forza e di debolezza del sistema alimentare milanese, l’elaborazione degli obiettivi della Food Policy attraverso una consultazione pubblica all’adozione di una Delibera di Consiglio Comunale”. Uno strumento di supporto al governo locale dunque che mira a migliorare la sostenibilità, l’inclusività e l’equità nelle città partendo dal cibo.

Proprio il cibo rappresenta uno degli obiettivi di Agenda2030: il Goal 2 degli SDGs intende porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile. L’analisi di Angelo Riccaboni coordinatore gruppo di lavoro Goal 2 di Asvis Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile sottolinea come “a cascata ciò che mangiamo e come consumiamo influenza tutto il resto”. È fondamentale che l’attenzione si concentri non solo sui cambiamenti climatici ma anche sull’innovazione delle imprese affinché queste si evolvano nei modelli, metodi, strutture e strategie del sistema food.

A conclusione degli interventi il direttore editoriale di Nonsoloambiente.it Maria Grazia Persico ha sottolineato l’importanza dell’etica professionale e della trasparenza da parte degli addetti ai lavori. Troppo spesso si fa confusione o c’è sovraffollamento nei ruoli di chi si occupa di sostenibilità. “È opportuno chiedere a chi lavora attivamente nel settore della sostenibilità di autodichiararsi al mercato nell’ottica della trasparenza e dell’etica professionale” è intervenuta Maria Grazia Persico a conclusione dell’evento. “Nonostante la pandemia noi di Nonsoloambiente non ci siamo fermati e abbiamo investito nella seconda edizione dell’Annuario della Sostenibilità che supporta le aziende grazie alla presenza delle anagrafiche dei principali protagonisti in tema di sostenibilità aziendale. Ad oggi circa 300 persone sono presenti nelle anagrafiche, ma intendiamo ampliare questo dato per offrire uno strumento sempre più completo”.

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