#SustainableTalks: Francesco Farinetti di Green Pea
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#SustainableTalks: Francesco Farinetti di Green Pea

Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di economia circolare e sostenibilità economica, ambientale e sociale con Francesco Farinetti, amministratore delegato Green Pea.

#SustainableTalks è una rubrica che nasce dalla consapevolezza dell’editore e della redazione di come sia necessario metabolizzare i cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha comportato in termini di comunicazione,  identificando nella sostenibilità un driver positivo di ripartenza e crescita personale e professionale. La rubrica continuerà anche nel 2021, sotto forma di interviste realizzate ad esperti di settore e referenti aziendali, con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte, e come vengano rendicontate. Certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente. La rubrica realizzata su base settimanale, pubblicata nella giornata del giovedì, si basa sulla realizzazione di interviste condotte dalla redazione in modo autonomo o a fronte di specifiche richieste. Per informazioni scrivete a redazione@nonsoloambiente.it

Maria Grazia Persico

Da dove nasce la necessità di Green Pea di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?
Grazie a Eataly negli ultimi 15 anni abbiamo studiato e approfondito la filiera agroalimentare delle eccellenze italiane capendo quanto la sostenibilità sia una necessità fondamentale per una crescita consapevole e quanto l’Italia possa assumere un ruolo di primo piano in questo campo. Così nasce il progetto Green Pea, l’Eataly Of Things, il primo Green Retail Park al mondo in cui il dovere di salvare il mondo diventa un piacere, focalizzato su 2 atout del Made in Italy riconosciuti nel mondo: la moda e il design sostenibili. Per salvaguardare il nostro Pianeta dobbiamo assolutamente cambiare il nostro modo di produrre e consumare beni e servizi

L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?
Tutto parte dal nostro payoff: From Duty to Beauty. Occorre trasferire il valore del Rispetto dal senso del dovere al senso del piacere. Quindi al Lingotto di Torino abbiamo realizzato un luogo bellissimo e sostenibile, il primo Green Pea, che accoglie i nostri visitatori con un vero e proprio Museo, il GP Discovery Museum, perché solo attraverso la conoscenza dei temi ambientali possiamo cambiare il paradigma del consumo. Tutto questo si riflette nella cartellonistica e nella comunicazione interna ed esterna che racconta l’esperienza Green Pea. Consapevolezza e Bellezza sono i due valori con cui vogliamo rispondere alla domanda delle domande: “Dobbiamo smettere di consumare o cominciare a consumare con Rispetto?”.

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Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?
Per prima cosa abbiamo scritto nero su bianco i nostri valori e obiettivi nel nostro Manifesto, sulla base del quale abbiamo scelto i nostri Partners. A loro poi abbiamo chiesto di sottoscriverlo. Tutti i Partners hanno realizzato un disciplinare in 7 punti sui propri valori green. Il nostro Comitato Scientifico con il suo direttore Silvio Greco segue tutte le nostre comunicazioni sui valori e sui prodotti di Green Pea. Con Coop Erica abbiamo adottato infine un modello di sostenibilità circolare in tema di rifiuti.

Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?
Consideriamo la sostenibilità come driver di crescita consapevole. E’ fondamentale riuscire a far passare il messaggio che un altro modello di produzione e consumo consapevole non solo è possibile, oggi e per tutti, ma è anche l’unica via percorribile per riequilibrare il nostro rapporto con l’Ambiente.

In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?
Non è mai successo nella storia moderna del consumo che 7 miliardi di persone si siano fermate nello stesso momento a ragionare sul proprio rapporto con la Natura. Sappiamo tutti che questa situazione nasce da una emergenza ambientale che ha come conseguenze un’emergenza sanitaria, il Covid19. La ripresa post Covid, dunque, è una grande opportunità per un modello di consumo consapevole rispettoso dell’ambiente e delle persone, perché i consumatori post Covid saranno attenti alle tematiche di sostenibilità economica, ambientale e sociale.

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