Biodiversità sotto assedio, l’agroalimentare fra i principali responsabili
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Biodiversità sotto assedio, l’agroalimentare fra i principali responsabili

Pubblicato recentemente un report dell'istituto di ricerca Chatham House, che rimarca come il sistema alimentare globale sia il principale responsabile della perdita di biodiversità nel mondo.
Una relazione stretta, quella con il settore agroalimentare, che non conviene alla biodiversità. Lo conferma il recente report Impatti del sistema alimentare sulla perdita di biodiversità. Tre leve per la trasformazione del sistema cibo a sostegno della natura”, realizzato dall'istituto di ricerca britannico Chatham House.

Un sistema alimentare pericoloso per la biodiversità

A dispetto del valore inestimabile che le viene riconosciuto da più fronti, la biodiversità sta subendo una drastica decimazione in tutto il mondo, tanto da spingere gli esperti a coniare l'espressione di “sesta estinzione di massa”.

Secondo l'analisi di Chatham House, il sistema alimentare globale è il motore principale di questa tendenza. Negli ultimi 50 anni, infatti, la conversione degli ecosistemi naturali per la produzione agricola o il pascolo è stata la causa principale della perdita di habitat, con risvolti drammatici per le specie animali e vegetali. Modellato dal paradigma del “cibo più economico a ogni costo", il sistema agroalimentare degli ultimi decenni è dipeso fortemente da coadiuvanti chimici come fertilizzanti e pesticidi, così come da pratiche non sostenibili, energivore e idrovore. Così, in un circolo vizioso senza fine, l'agricoltura intensiva degrada i suoli e gli ecosistemi, abbattendo la capacità produttiva dei terreni e rendendo necessaria un'ulteriore intensificazione della produzione alimentare per tenere il passo con la domanda.  

Ma non è tutto: in qualità di responsabile primario delle emissioni globali di gas serra, il sistema alimentare è anche motore di cambiamento climatico, che degrada ulteriormente gli habitat e causa pericolose migrazioni delle specie. “Senza una riforma del nostro sistema alimentare” avverte il rapporto, “la perdita di biodiversità continuerà ad accelerare”.

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Le tre leve per un sistema alimentare rispettoso della natura

Secondo il report, per essere efficace la riforma del sistema alimentare deve basarsi sull'uso di tre leve principali, connesse fra loro e interdipendenti. 

In primo luogo, è necessario contrastare lo spreco alimentare e convergere verso diete maggiormente plant-based, in modo da evitare l'enorme impatto della zootecnia su biodiversità, suolo e ambiente in generale. Un particolare accenno è dedicato, a questo proposito, alle ricadute positive che tale scelta avrebbe sulla salute umana, non ultima la possibilità di contenere eventuali pandemie di origine animale.

 In seconda battuta, è cruciale proteggere il suolo, rispettandolo e limitandone il consumo. Ripristinare gli ecosistemi nativi fornisce l'opportunità di aumentare la biodiversità.

In terzo luogo, è fondamentale far convergere gli sforzi e le risorse verso tecnologie più sostenibili e rispettose della natura, che non prevedano pratiche invasive, prediligano policolture e tecniche di agricoltura tradizionali.

 

2021 tra sfide e opportunità

“L'anno a venire offre una finestra di opportunità potenzialmente unica per la riprogettazione del sistema cibo. Nel 2021 si svolgeranno una serie di vertici e conferenze internazionali, durante i quali i temi dei sistemi alimentari e della biodiversità saranno uno dei fili conduttori” recita il rapporto.

Una grande occasione- da non sprecare- per il futuro del nostro cibo e del nostro Pianeta. Per coglierla, servirà uno sforzo diffuso e congiunto, che unisca direzioni politiche condivise a scelte responsabili a livello di consumo. “I decisori internazionali e nazionali devono rafforzare la coerenza tra accordi globali e azione a livello nazionale. I dialoghi nazionali sono necessari per tradurre gli impegni globali in azioni sul campo [...]. Allo stesso tempo, le linee guida globali in aree politiche come l'investimento responsabile, il cambiamento negli stili alimentari e l'individuazione di soluzioni di mitigazione del cambiamento climatico basate sulla natura saranno fondamentali per guidare i piani d'azione nazionali. E permettere una effettiva trasformazione del sistema alimentare globale”.

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