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Il 4 febbraio si è celebrata la giornata mondiale contro il cancro.
Secondo le previsioni stilate da uno studio condotto dal Centro comune di ricerca (Joint Research Center, JRC) della Commissione europea, dalla Rete europea dei registri oncologici (European Network of Cancer Registries, ENCR) e dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) soltanto in Europa nel 2020 si sarebbero registrati 2,7 milioni di nuovi casi di tumore (escludendo quelli della pelle diversi dal melanoma) e 1,3 milioni di decessi legati al cancro. Numerosi studi stilati negli ultimi anni da alcuni istituti di ricerca non hanno registrato un profondo legame tra l’insorgenza di patologie gravi e l’ambiente.
Il Piano europeo di lotta contro il cancro
Il 3 febbraio la Commissione europea ha presentato il Piano europeo di lotta contro il cancro (di seguito il Piano europeo). Margaritis Schinas, Vice Presidente della Commissione europea ha commentato” Si tratta di un piano unico nel suo genere, perché improntato al principio della "salute in tutte le politiche" che riunisce tutti i filoni di lavoro per perseguire un obiettivo comune: sconfiggere il cancro. Riguarda la salute, ma non si esaurisce nella politica sanitaria. È uno sforzo che coinvolge l'intera società. In un'Unione europea della salute forte il cancro diventa una priorità politica, operativa e scientifica condivisa.”
Il Piano europeo è collegato ad altre priorità della Commissione. In particolare si intreccia con le finalità previste dalla strategia farmaceutica per l'Europa e dalla strategia “From Farm to Fork” (dal produttore al consumatore), il documento programmatico facente parte del Green Deal il cui fine è quello di promuovere uno sviluppo della filiera alimentare sostenibile e di sensibilizzare i cittadini europei nell’adozione di uno stile di vita sano ed equilibrato. Gli effetti generati dal cancro all’interno delle comunità sono amplissimi: essi investono non solo il settore farmaceutico-sanitario ma anche quello economico e sociale. Si stima che il suo impatto economico complessivo in Europa vada oltre i 100 miliardi di Euro l’anno. 4 miliardi di Euro circa sarà la dotazione complessiva che deriverà dai programmi europei EU4Health, Orizzonte Europa e il programma Europa digitale per sostenere le iniziative intraprese dagli Stati membri per la lotta contro il cancro.
Le aree di intervento del Piano europeo sono 4:
- Prevenzione: vi saranno campagne ad hoc quali la “HealthyLifeStyle4All” che promuoverà l’adozione di pratiche alimentari e di stile di vita sani;
- Individuazione precoce: predisposizione di programmi di screening per l’individuazione di patologie quali tumore al seno, tumore del collo dell’utero e del colon retto;
- Diagnosi e trattamento: entro la fine del 2021 vi sarà un netto miglioramento dell’assistenza integrata. Un numero sempre crescente di cittadini europei potrà avere accesso a centri nazionali integrati di cancerologia;
- Miglioramento della qualità della vita sia dei malati di cancro e dei sopravvissuti.
Il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025
Durante la Conferenza Stato-Regioni del 6 agosto 2020 è stato approvato il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 (di seguito, il PNP), documento programmatico integrativo del Piano Sanitario nazionale. Uno dei principali fini del PNP è quello di garantire in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale il raggiungimento di particolari obiettivi in termini di miglioramento delle condizioni di salute. La vision del PNP trova la propria fonte in documenti di miliare importanza per lo sviluppo sostenibile quali l’Agenda 2030, la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS).
Secondo il PNP la salute è “il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente (One Health)”. La salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi sono interconnesse. Nel corpo del documento è riportato che l’elemento innovativo del PNP 2020-2025 risieda nel “sostenere il riorientamento di tutto il sistema della prevenzione verso un approccio di Promozione della Salute.” Nella sezione 5.5. “Ambiente, clima e salute” del PNP è sottolineato come tra i fattori maggiormente pericolosi per la salute umana vi rientrino l’esposizione indoor e outdoor a sostanze chimiche. In ordine all’esposizione a sostanze chimiche è importante ricordare come queste possano influire sull’insorgenza di patologie gravi quali problemi respiratori, malattie neurodegenerative, interferenze endocrine e cancro. Il PNP propone, tra l’altro, l’adozione di una strategia integrata in cui la collaborazione tra i servizi sanitari, preposti alla salute umana, e i servizi preposti alla tutela ambientale permetta una significativa riduzione delle malattie nonché delle morti premature.
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