Approvato all'unanimità in Commissione agricoltura del Senato il testo di legge sull’agricoltura biologica. Le associazioni ambientaliste esprimono la loro soddisfazione.
Buone notizie per il biologico in Italia. Lo affermano Federbio, WWF e Legambiente, commentando l'approvazione, lo scorso 13 gennaio 2021, della Legge italiana sull'agricoltura biologica in Commissione Agricoltura in Senato, recante “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. Il testo approvato ha visto l’inserimento di alcuni emendamenti coerenti con quanto già approvato alla Camera, volti ad accelerare l'iter di approvazione definitiva della legge.
Federbio: una grande opportunità per la ripresa
“Siamo particolarmente soddisfatti per l’approvazione in Commissione Agricoltura al Senato del testo di legge sull’agricoltura biologica, che accelera l’entrata in vigore di questa norma che attendiamo ormai da diversi anni. Inoltre, l’approvazione del testo all’unanimità ci pare un risultato importante per arrivare rapidamente all’approvazione definitiva, che è fondamentale in questa fase affinché il nostro Paese si allinei agli obiettivi del Green Deal e delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, che puntano a triplicare in Europa la superficie coltivata a biologico e ridurre del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2030” ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio. “L’Italia è un Paese leader per le produzioni biologiche e in questa fase occorre dotarsi degli strumenti necessari per governare la crescita del settore nel rispetto dei valori fondanti del vero biologico e per cogliere tutte le opportunità che le produzioni bio offrono per il territorio rurale per la ripresa economica e l’occupazione dei giovani”.
Legambiente: un importantissimo traguardo
Anche il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità del disegno di legge. “Un importantissimo traguardo che aspettavamo da molto tempo e che finalmente è stato raggiunto, al quale auspichiamo possa seguire in tempi rapidi l’approvazione del testo in Aula” ha argomentato. “È senza alcun dubbio di fondamentale importanza che il nostro Paese possa avere finalmente una legge che favorisce, incentiva e promuove l’agricoltura biologica.”.
Novità ed emendamenti
Gli emendamenti al testo approvato alla Camera sono mirati ad accelerare l'iter di approvazione definitiva della legge. Tali modifiche, commenta il WWF, “completano positivamente l’articolo sulle sementi relativamente al materiale riproduttivo eterogeneo biologico secondo quanto previsto dal regolamento (UE) 2018/848, ed inseriscono la delega al Governo per la revisione e razionalizzazione della normativa per rafforzare il sistema dei controlli per garantire una sempre maggiore trasparenza e sicurezza per i consumatori”.
Tra le principali novità, ci sono dunque:
- L’introduzione di un marchio per il biologico italiano;
- L'istituzione di un tavolo tecnico per la produzione biologica che definisca le priorità del Piano d’azione nazionale;
- L'introduzione della delega al Governo, affinché riveda le norme sui controlli e riordini la disciplina sulle frodi alimentari anche da conflitti di interesse e falle nel sistema delle verifiche.
Biologico, in Italia è boom
Secondo i dati dell’Osservatorio Sana 2020, promosso da BolognaFiere e a cura di Nomisma, con il patrocinio di FederBio, AssoBio e Ice, in Italia negli ultimi anni si registra un vero e proprio boom per il biologico. Il rapporto evidenzia, infatti, un forte incremento della domanda da parte dei cittadini, con un +7% dei consumi domestici rispetto all’anno precedente. Il mercato interno ha raggiunto un valore di 4,3 miliardi di euro (incluso il food service), mentre l’export nel 2019 ha superato la quota di 2,4 miliardi di euro. L'Italia è, inoltre, leader europea in termini di superficie agricola votata al biologico. Non a caso, l'incidenza della superficie dedicata all'agricoltura biologica raggiunge oggi ben il 15,8%, a fronte di una media europea del 7,5%. Alla luce dei numeri, il biologico pare costituire un'opportunità imperdibile per una ripartenza post-pandemia che- dimenticando agricoltura intensiva e abuso di pesticidi- metta al centro delle tavole degli italiani la sostenibilità e la sicurezza alimentare.
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