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Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di economia circolare, tutela ambientale e rinnovabili con Gianluca Visconti, Head of Marketing & Communication per BTS Biogas.
Da mesi Covid-19 domina le nostre giornate in termini di destabilizzazione e necessità di riprogrammazione oltre alla difficoltà nel prevedere quando si tornerà alla normalità e come. In momenti come questo dove la maggior parte dei messaggi combinano drammaticità e speranza al tempo stesso, come editori e redattori il nostro obiettivo è “buttare il cuore al di la dell’ostacolo” consapevoli che il futuro sarà caratterizzato da una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità nella sua accezione più ampia. Per questo motivo abbiamo integrato nel nostro piano editoriale delle interviste, #SustainableTalks - condotte ad esperti di settore e referenti aziendali - con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte e come vengano rendicontate, certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente.
Maria Grazia Persico
Da dove nasce la necessità di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?
BTS Biogas è nata e cresciuta con la consapevolezza che la priorità per il pianeta e per le generazioni future è la realizzazione di un’economia circolare che tenda in modo sempre più spinto ad “emissioni zero” di sostanze clima-alteranti. La sostenibilità congiunta dei tre aspetti indicati- economia, ambiente e società - è un presupposto essenziale per la realizzazione degli obiettivi di tutela ambientale che tutte le istituzioni nazionali e internazionali hanno definito e ratificato. La ricerca e lo sviluppo delle nostre tecnologie ha portato ad alta redditività, efficienza energetica ed ambientale, e sempre più si inserisce nelle filiere dei rifiuti organici urbani e industriali oltre naturalmente a quelle degli scarti e sottoprodotti agricoli. Tutto questo porta ad una crescente consapevolezza da parte imprese e cittadini e di un conseguente crescente consenso per gli impianti biogas realizzati e alimentati in questo modo.
L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?
Parlare di sostenibilità fa parte del nostro DNA: i nostri collaboratori hanno una sensibilità particolare per questo approccio e tutte le pratiche interne sono orientate in questa direzione: ad esempio l’utilizzo della plastica è fortemente disincentivata e le flotte aziendali sono alimentate a metano.
Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?
L’azienda ad oggi ha realizzato impianti per la produzione di energia e metano da fonti rinnovabili per una potenza installata di oltre 185 MW e con oltre 100 milioni di Sm3 di biometano prodotti. BTS è certificata ISO da una ditta esterna che calcola per noi le anche le emissioni generate: per compensarle è in corso la valutazione di diversi progetti dedicati. In passato lo abbiamo fatto con un progetto della BOKU di Vienna.
Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?
Assolutamente si. Il nostro è il settore della sensibilità per il pianeta e per il futuro. Diciamo che stiamo beneficiando di un driver esterno per veicolare i messaggi che da sempre fanno parte del nostro modo di comunicare.
In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?
Il cambiamento climatico impone un cambio di rotta per tutti, dai singoli alle imprese. Ciascuno dovrà fare la propria parte e adottare un protocollo di sostenibilità consentirà certamente di interpretare ed intercettare nuove opportunità di mercato, anche e soprattutto in questo delicato momento.
