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L’Italia ha bisogno di nuove prospettive per la circular economy: ecco cosa è emerso il 24 settembre a Roma durante il forum “La città del futuro”.
Che caratteristiche avranno le città del futuro? Sicuramente saranno sempre più attente al recupero e al riuso dei rifiuti: nell'appuntamento di quest’anno de “La città del futuro” il tema centrale è stata proprio la circular economy. In questo nuovo appuntamento con la sostenibilità di Road to green 2020, in collaborazione con UNIRIMA, l’argomento centrale è stato il recupero e riuso dei rifiuti, con particolare attenzione al tema della carta.
Il rifiuto: da scarto a opportunità
L’idea di circular economy si sta facendo sempre più strada nella quotidianità, soppiantando gradualmente lo spreco di risorse. Il concetto di rifiuto può cambiare radicalmente percezione: da semplice “scarto” può essere trasformato in una fonte di ricchezza e in un’opportunità di crescita. A partire da questo assunto, “La città del futuro” ha promosso, durante la giornata, una serie di idee e di proposte concrete per abbracciare sempre più un’economia circolare.
Nello specifico, durante la giornata sono state proposte modalità di semplificazione della normativa di riferimento ed il supporto all'innovazione tecnologica per le imprese della green economy, suggerendo l’istituzione di un quadro chiaro di regole amministrative generali in modo da migliorare l’attuale sistema di recupero/riciclo dei materiali, favorire i mercati di sbocco delle materie prime seconde, evitando che si riduca il perimetro delle attività delle imprese che operano nel mercato.
Nel corso della conferenza stampa sono intervenute diverse personalità.
Ad aprire i lavori il saluto di Elena De Santis, Assessore a Scuola, Cultura, Sport e Politiche Giovanili del Municipio VII di Roma Capitale, che ha mostrato il suo entusiasmo nei confronti dell’iniziativa.
A seguire, l’intervento di Barbara Molinario, Presidente di Road to green 2020 e ideatrice dell’evento, che ha chiarito la posizione dell’associazione rispetto alla tematica dell’economia circolare, definendola “ non più una scelta possibile, ma è l’unica scelta possibile per poter puntare ad uno sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo”. “È importante - ha aggiunto Barbara Molinario - che le strategie di sviluppo economico vengano progettate a partire da un’economia circolare e più sostenibile, anche nell'ottica del perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Onu. Dieci anni non sono poi tanti. Sono molti gli argomenti sul piatto delle Istituzioni, ma anche la società civile deve fare la sua parte adottando comportamenti adeguati. Il problema dei rifiuti è spesso all'ordine del giorno, soprattutto nelle grandi città come Roma. Raccogliere, gestire, trasportare e smaltire tutti i rifiuti urbani non è semplice e, di certo, non è economico. Queste montagne di rifiuti sono considerate un problema e un peso per la società, ma, in un’ottica di circolarità, possono diventare una risorsa economica”.
Anche per l’ingegner Francesco Sicilia, Direttore Generale di UNIRIMA, l’ottimizzazione dei consumi è la via migliore per il futuro: “Quando si recuperano materie prime secondarie si risparmia anche CO2, con enormi benefici per l’ambiente ecco perché è fondamentale supportare l’innovazione tecnologica degli impianti di recupero dei rifiuti. La sfida per il futuro è cercare di ottimizzare i nostri consumi, investire in prevenzione e sostenere l’economia circolare”.
Ospite della giornata anche la creativa Michela Monaco, designer di bijoux eco friendly partendo da prodotti di scarto.
Il contest #roadtogreen
Durante la giornata del 24 settembre è avvenuta anche la premiazione del contest #roadtogreen, la competizione lanciata da Road to green in collaborazione con l’Accademia del Lusso di Roma. Questa edizione è stata vinta dai papillon Botai, nati dall'estro di Stefano Grasso. I papillon sono tutti pezzi unici, realizzati a mano con materiale naturale e di recupero, come legno e resine, vinili e stoffe, tutti dipinti con colori naturali. Ciascun oggetto è un vero elemento di design, che coniuga bellezza e rispetto per l’ambiente.
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