Sharing mobility, in Italia è boom per il bike sharing
Sostenibilità

Sharing mobility, in Italia è boom per il bike sharing

Presentato il Rapporto annuale sul bike sharing alla IV Conferenza della Sharing Mobility. Il servizio è in rapida ascesa, con 35.000 biciclette a disposizione in 31 città in Italia.

31 città e oltre 35.000 bici a disposizione. Il Rapporto annuale sul bike sharing scatta una fotografia lusinghiera della rete di servizi di condivisione di biciclette in Italia, che si è resa protagonista di un vero e proprio boom di utilizzi subito dopo il lockdown.

I numeri del rapporto

L'analisi è stata presentata lo scorso 8 settembre, in occasione della web conference “I servizi di bike sharing in Italia: dati e assetti di governance” dall'Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility. L'organismo, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile con i Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, ha messo nero su bianco i risultati raggiunti dalle attività condivisione bici avviate nel Belpaese. Ne risulta che bike sharing è il servizio di sharing mobility più diffuso in Italia, insieme ai monopattini in sharing.

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Lo studio è stato realizzato su 31 città italiane capoluogo di provincia: Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Como, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, La Spezia, Livorno, Mantova, Modena, Milano, Padova, Palermo, Parma, Pesaro, Pisa, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Siena, Terni, Torino, Trento, Treviso, Udine, Venezia e Verona. I servizi attivi nelle città selezionate sono 39 (+6 rispetto al 2018), mentre la flotta a disposizione è più che triplicata rispetto al 2015.

Le bici elettriche in condivisione sono 5.413 (il 15%) e di queste il 70% appartiene a servizi free-floating, caratterizzati da iscrizioni immediate e noleggi brevi: oltre il 50% dei noleggi infatti non ha una durata superiore ai 5 minuti e addirittura il 73% è inferiore ai 500 metri. Per quel che concerne lo station-based, invece, gli spostamenti si assestano maggiormente tra 1 e 2 km e il 60% dei noleggi dura tra i 6 e i 20 minuti.

Riguardo alla percentuale di utilizzo di ciascuna bici nelle 24 ore, il valore più alto viene fatto registrare a Brescia, con un utilizzo del 2,3%, equivalente a circa un'ora e 20 al giorno. Seguono Pisa e Torino, che può pregiarsi inoltre del servizio free-floating con il valore di utilizzo più elevato.

Ronchi: città italiane verso un modello di green city

Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha dichiarato: "I dati del rapporto annuale sul bike sharing ci confortano perché dimostrano che le città italiane stanno rapidamente evolvendosi verso un modello di green city che vede la mobilità condivisa al centro del progetto; sarà importante nei prossimi mesi e nei prossimi anni estendere questo modello virtuoso di mobilità anche nelle città italiane del centro sud, che potranno certamente replicare con successo quanto il bike sharing ha dimostrato nelle città del centro nord”.

Secondo il rapporto, dunque, un numero crescente di italiani riconosce nella bicicletta un mezzo capace di coniugare sicurezza (in termini sanitari) e rispetto ambientale. L'auspicio è che, a partire da tale trend, si adeguino progressivamente servizi e infrastrutture, fino a creare una rete di trasporto bike-friendly capace di offrire una reale alternativa agli inquinanti mezzi a motore.

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