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Nei #SustainableTalks di oggi parleremo di Green Marketing e Brand Reputation, lotta al cambiamento climatico e la resilienza della natura con Andrea Pesce, Founder e CEO di zeroCO2
Da mesi Covid-19 domina le nostre giornate in termini di destabilizzazione e necessità di riprogrammazione oltre alla difficoltà nel prevedere quando si tornerà alla normalità e come. In momenti come questo dove la maggior parte dei messaggi combinano drammaticità e speranza al tempo stesso, come editori e redattori il nostro obiettivo è “buttare il cuore al di la dell’ostacolo” consapevoli che il futuro sarà caratterizzato da una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità nella sua accezione più ampia. Per questo motivo abbiamo integrato nel nostro piano editoriale delle interviste, #SustainableTalks - condotte ad esperti di settore e referenti aziendali - con l'obiettivo di scoprire e comprendere quali siano le esigenze attuali in tema di sostenibilità, come vengano soddisfatte e come vengano rendicontate, certi che un’esperienza condivisa possa favorire una ripartenza efficace ed efficiente.
Maria Grazia Persico
Da dove nasce la necessità per l’azienda in cui lavora di intraprendere un percorso di sostenibilità economica, ambientale e sociale?
zeroCO2 è nata basando il proprio operato sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Sin dall’inizio, infatti, il nostro progetto gravita intorno a questi tre concetti, per noi fondamentali. La necessità emerge dalla situazione attuale in cui ci troviamo. Il 22 Agosto è stato il giorno in cui le risorse producibili in un anno dal nostro pianeta sono state interamente consumate dall’uomo, questa data è conosciuta come l’Earth Overshoot Day, per il resto dell’anno vivremo in debito con il pianeta. E’ necessario un cambio di rotta, le aziende devono essere protagoniste del cambiamento strutturale che bisogna intraprendere per non rischiare il collasso generale del nostro pianeta.
L’adozione di questo percorso che effetti ha generato in termini di comunicazione interna ed esterna?
Tutta la nostra comunicazione, interna ed esterna, è pensata, studiata ed attuata su questi tre concetti fondamentali. Green Marketing e Brand Reputation sono ormai il campo di gioco della nuova comunicazione volta a consapevolizzare le persone intorno al proprio impegno verso la sostenibilità. zeroCO2 in primis, offre ai propri partner la possibilità di indirizzare la comunicazione aziendale nella maniera più efficace ed efficiente.
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Come misurate oggi i vostri risultati in termini di sostenibilità? Disponete di un sistema di reportistica interno? Vi affidate a consulenti esterni?
La valutazione deve essere impostata su un’ottica di lungo periodo. Il numero di alberi piantati, gli ettari di terreno riforestati, le famiglie e le comunità sostenute, la quantità di CO2 compensata non sono risultati che possono essere ottenuti dall’oggi al domani e soprattutto sono ben comprensibili anche da chi non si occupa in prima persona di sostenibilità. Questi risultati sono misurati in prima persona da noi, in quanto ci occupiamo proprio di questo.Dal 2018 le aziende italiane, con più di 500 dipendenti, sono tenute per legge a redigere il bilancio di sostenibilità, voce che sarà fondamentale nel prossimo futuro alla misurazione dei risultati aziendali in termini di sostenibilità. zeroCO2 sebbene non sia “obbligata” dal 2020 redigerà il suo bilancio di sostenibilità.
Con stretto riferimento al settore merceologico in cui opera l’azienda, la sostenibilità viene identificata come driver di crescita o competizione?
Se dovessimo parlare di ciò di cui ci occupiamo riferendoci al “settore merceologico” in cui opera zeroCO2, l’albero è la tecnologia più intuitiva, concreta, ed economica per contrastare il cambiamento climatico. La sostenibilità è il nostro driver competitivo e di crescita, non potrebbe non esserlo.
In che misura l’aderire e l’adottare un protocollo di sostenibilità in questo periodo potrà permettere alle imprese di proiettarsi meglio verso la ripresa post Covid-19?
La pandemia di Covid-19 ha svelato tutte le crepe del sistema industriale italiano, fino anche le più piccole. Molte persone si sono ritrovate senza un reddito disponibile con il quale vivere, molte piccole aziende hanno visto l’epilogo del proprio percorso. In tutto questo però, molte sono state le storie di solidarietà, di complicità, di vicinanza, di partecipazione e di condivisione nel nostro paese. Nel periodo di lockdown, tutti noi abbiamo sperimentato un momento di pausa e di riflessione. I principali organi di stampa lanciavano notizie su quanto la natura fosse resiliente e su quanto stesse riprendendosi i propri spazi. Questo periodo deve far capire a tutti quanto sia importante un piano di sostenibilità ambientale, sociale ed economica per garantire la sopravvivenza del nostro sistema di mercato. In quanto, per come lo conosciamo ora, non ci spaventiamo a definirlo completamente insostenibile.
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Le tre “R” degli investimenti post Covid
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