Le interviste del Direttore: Emanuela Sturniolo
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Le interviste del Direttore: Emanuela Sturniolo

Intervista ad Emanuela Sturniolo, Amministratore Delegato di Stantec.

Nonsoloambiente.it si pone da sempre come obiettivo quello di fornire un’informazione chiara e contestualizzata su primari argomenti di attualità che abbiano ricadute dirette o indirette sull'ambiente. In tal senso – ogni martedì – Maria Grazia Persico intervisterà le prime linee di aziende direttamente coinvolte nel tema che desideriamo approfondire.

L’emergenza ha posto l’attenzione sullo smart working – e al lavoro agile come ambizione per aziende che prestino particolare attenzione sia al proprio profitto che al welfare dei propri dipendenti e collaboratori. Stantec aveva già intrapreso questa strada prima dell’emergenza e ne aveva fatto un proprio modus vivendi per scelta. Quali sono le motivazioni che allora portarono la Vostra azienda ad adottare questa metodologia lavorativa e quali potranno essere i fattori che ne agevoleranno divulgazione e massima adozione nel prossimo futuro?

Stantec ha avviato il suo programma di smart working in via sperimentale nel 2008, e lo ha consolidato dal 2016 estendendolo a tutti i dipendenti, che, in condizioni di normalità, su base volontaria possono avvalersene per un massimo di 3 giorni a settimana. Da sempre la nostra cultura aziendale si è basata sulla fiducia e sulla responsabilità dei nostri professionisti all'interno del proprio team di lavoro, inoltre la natura del nostro lavoro di progettazione e consulenza permette di svolgere molte mansioni da remoto.

Quando è iniziata la nostra “avventura” avevamo già intuito, in tempi non sospetti, che lo smart working poteva essere una potente leva per avere dei collaboratori più felici e soddisfatti, ma anche più produttivi. In questi anni, abbiamo istituito un Osservatorio sullo Smart Working composto da colleghi con competenze e ruoli multidisciplinari, con l’obiettivo di monitorare e potenziare il nostro programma. Secondo le indagini dell’Osservatorio condotte già prima della pandemia, l’80% dei nostri dipendenti considera lo smart working un alleato prezioso per conciliare i tempi di vita e di lavoro e per abbattere i tempi di spostamento casa-lavoro. Oltre il 60% ritiene che aiuti a ridurre lo stress lavoro-correlato e oltre il 30% lo vede come uno strumento di prevenzione dei rischi di incidenti nel percorso casa-lavoro.

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Inoltre, è anche grazie allo smart working e alle nostre politiche di flessibilità lavorativa che, a differenza di molte altre società del nostro settore, già da tempo abbiamo una presenza quasi pari di donne e di uomini anche in funzioni direttive. Questo ci permette non solo di trattenere professioniste valide su cui l’azienda ha investito, ma anche di attirare talenti interessati in un lavoro più agile e moderno. Lo smart working è una modalità di lavoro che presenta numerosi vantaggi e risparmi che porteranno sempre più aziende ad attivarlo, anche superata la pandemia. Non solo fa risparmiare tempo, denaro ed emissioni inquinanti ai dipendenti, riducendo anche i fattori di stress lavoro-correlato, ma permette alle aziende di ridurre i costi dell’affitto di spazi adibiti ad ufficio, il turnover aziendale e i consumi energetici. Il tempo ed il denaro risparmiati possono essere re-investiti, come nel nostro caso, in attività ed iniziative mirate ad aumentare la competitività dell’azienda.

In Stantec, abbiamo deciso di misurare alcuni di questi fattori sviluppando Smafely (Smart + Safely), un software che permette di calcolare in base a dati reali e puntuali i principali benefici dello Smart Working o Lavoro Agile per la salute e sicurezza personale e per la tutela dell’ambiente. Smafely è basato su un algoritmo che calcola la massa di ben sette composti (N2O, NOx, CO, CO2, COV, PM2.5 e PM10) da considerare come fattori di inquinamento evitato indirettamente mediante una giornata di Smart Working (es. non percorro il tratto casa-lavoro), assieme ai fattori personali e aziendali di risparmio economico e di tempo.

Durante il lockdown dovuto all'emergenza sanitaria da Covid-19, con l’aumento del numero di persone in smart working e dei giorni dedicati a questa modalità lavorativa, che da 3 sono passati a 5, c’è stata chiaramente un’impennata nei risparmi registrati. Un dato su tutti: nel solo mese di aprile 2020 (ma lo stesso vale per marzo) abbiamo risparmiato la quantità di CO2 (15 tonnellate) che nel 2019 abbiamo risparmiato in circa 9 mesi. Se consideriamo i mesi di marzo e aprile 2020, in pratica, abbiamo risparmiato una quantità di CO2 che in tempi normali avremmo risparmiato approssimativamente in un anno e mezzo.

Ecco alcuni dati raccolti con Smafely nel 2019, su una popolazione di 150 dipendenti in Italia ed una media di circa un giorno a settimana di smart working a dipendente (con una adesione media di circa il 70% dei dipendenti al programma di smart working):

  • 20 tonnellate di CO2, pari all'assorbimento annuo di un bosco di 5 ha una quantità che compensa le nostre emissioni per consumi elettrici di cinque mesi;
  • Risparmio cumulativo per i dipendenti di circa 25.000 € in carburante, pedaggi, biglietti treno/metro, ecc., pari a un buon stipendio netto annuo in Italia;
  • Distanza non percorsa 150.000 km, pari a 3,5 giri della Terra;
  • Tempo di viaggio risparmiato da tutti i dipendenti, oltre 4.000 ore, pari a circa 500 giornate lavorative da 8 ore o pari a circa due anni lavorativi;
  • L’azienda, nella sede di Milano, ha risparmiato il 30% di spazio ufficio occupato.

Il lockdown sta portando con sé un progressivo rallentamento nella riapertura di tutte quelle attività il cui core business possa essere gestito anche da residenze private con un conseguente obiettivo di contenere i costi – da un lato – e motivare la forza lavoro dall'altro permettendo ritmi di vita meno frenetici, maggiori spazi per famiglia e privato. A suo avviso quale dovrebbe essere il MIX vincente tra on site e digitale in un’azienda del 2020 post Covid 19?

Occorre sempre fare una distinzione netta tra lo smart working che abbiamo conosciuto in questi mesi di lockdown e il vero smart working che noi, come altre aziende, abbiamo introdotto in precedenza. Lo smart working d’emergenza è stato un telelavoro coatto, aggravato dall'obbligo di confinamento presso il proprio domicilio. Il vero smart working o lavoro agile, è una modalità lavorativa basata sulla fiducia e sulla responsabilità personale che permette al lavoratore di scegliere, nel rispetto dell’organizzazione del proprio team, quali giorni della settimana lavorare in ufficio e quali in un altro luogo idoneo diverso dall'ufficio e non necessariamente la propria abitazione. Occorre affrancarsi dalla mentalità che lega il lavoro o la produttività al numero di ore che passo in ufficio e sotto gli occhi del capo, mentalità “presenzialista” storicamente ostile nei confronti delle donne con carichi familiari. Pensiamo si debba, ormai, valorizzare un concetto di produttività legata agli obiettivi raggiunti e al coordinamento efficace all'interno di un team.

Per la natura del nostro lavoro, nel nostro programma di Smart Working precedente alla pandemia, noi abbiamo scelto di consentire ai nostri collaboratori di lavorare in smart working fino a tre giorni a settimana. Diciamo che, in condizioni normali 2-3 giorni di smart working a settimana e il resto in ufficio, ci sembra un buon mix per incidere efficacemente sulla soddisfazione e sulla produttività dei lavoratori. Ci tengo a sottolineare inoltre che lavorare in modalità smart per me, contrariamente a ciò che a prima vista si può pensare, può davvero essere un motore per il rilancio dell’economia: la persona in grado di gestire con maggiore flessibilità i propri impegni lavorativi riesce a conciliare questi ultimi con la propria vita privata e probabilmente non è costretta a rinunciare ad esempio ad andare in palestra, o ad andare a vedere una mostra, o semplicemente a concedersi una pausa caffè nel proprio baretto preferito.

Stantec può essere considerata oggi una società che ha fortemente innovato il proprio concetto di business puntando su tre fattori chiave: comunità – creatività e clienti. Come coesistono questi tre fattori nel vostro attuale modello di business e quale plus offrono al mercato in termini di sostenibilità economica, sociale ed ambientale?

Il motto di Stantec è “design with community in mind”, vale a dire progettare mettendo sempre al centro le persone e le comunità in cui operiamo. Abbiamo la fortuna di offrire servizi di progettazione ingegneristica e architettonica e consulenza nell'ambito della sostenibilità in progetti che davvero possono fare la differenza nella vita delle persone e nella tutela del nostro ambiente. Le tre C di Comunità, Creatività e Clienti significano proprio questo, pensare a delle soluzioni innovative che oltre a soddisfare i clienti rappresentino il meglio anche per le comunità locali. Tutte le aziende più innovative e solide sanno che fare business in maniera speculativa e senza attenzione verso i principi dello sviluppo sostenibile, prima o poi fa pagare un caro prezzo a tutti. I nostri valori e la nostra reputazione sono basati su principi etici e sostenibili solidi e, insieme alla qualità dei nostri servizi, siamo convinti che siano questo il segreto della nostra crescita costante e della nostra solidità organizzativa.

Emanuela Sturniolo

Emanuela Sturniolo

Uno dei pochissimi Amministratori Delegati donna nel settore della progettazione e dell’ingegneria in Italia, Emanuela Sturniolo è in Stantec dal 1997, anno della sua laurea in Geologia. Da allora ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare Amministratore Delegato di Stantec in Italia nel 2016. Emanuela crede fortemente nell'importanza della condivisione del potere come chiave del successo nel mondo del lavoro. È convinta che questo approccio alla leadership aiuti a trasferire più facilmente l’esperienza dei più senior alle generazioni più giovani e sia, soprattutto, una risorsa preziosa per affrontare costantemente le sfide che la vita professionale e privata ci presenta. In oltre 20 anni di carriera, Emanuela ha offerto il suo contributo ai principali progetti realizzati dalla sede italiana ed ha lavorato per numerosi ed importanti clienti nazionali ed internazionali, da Pirelli ad Eni, da Exxon Mobil a General Electric e alle principali agenzie del Governo americano.

 

 

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