Che rapporto hanno gli italiani con il cibo che portano in tavola? A rivelarlo è un’indagine Altroconsumo, che mostra le intenzioni degli italiani in tema di scelte alimentari
La scarsità di risorse e la crescente domanda di generi alimentari pone le nuove generazioni verso grandi sfide sempre più ambiziose. Rendere sostenibile la filiera alimentare e abbattere gli sprechi è il solo modo per ridurre l’impatto che la produzione di cibo ha sull'ambiente. La sola agricoltura genera circa il 30% di gas serra nell'atmosfera ed è responsabile del 70% dello sfruttamento delle risorse idriche . Per comprendere a fondo il rapporto che gli italiani hanno con la sostenibilità alimentare, Altroconsumo ha condotto un’indagine prima della pandemia Covid-19, che ha coinvolto complessivamente un campione di 1.025 individui tra i 18 e i 74 anni. La ricerca è stata condotta con il coordinamento del Beuc in 11 Paesi UE, con il fine di individuare i comportamenti più diffusi e i provvedimenti più urgenti in materia di alimentazione e sostenibilità.
Le intenzioni degli italiani
La ricerca mostra una forte propensione da parte degli italiani ad adottare comportamenti virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente. Il 76% del campione ha dichiarato di fare attenzione all'impatto ambientale delle proprie scelte alimentari e il 68% si è dichiarato disposto a cambiare le proprie abitudini e ad abbracciare uno stile di vita più sostenibile. E ancora: ben 2 italiani su 3 sarebbero disposti ad acquistare solo frutta e verdura di stagione, mentre il 55% acquisterebbe più verdura e prodotti a base vegetale. Il 29% del campione ha anche dichiarato di voler spendere di più per l’acquisto di prodotti sostenibili. Il quadro cambia, però, nel momento in cui si passa dalle intenzioni ai comportamenti effettivi.
La disinformazione blocca gli italiani
Gli italiani sono ben disposti a porre l’attenzione verso la sostenibilità alimentare. Concretamente, però, i comportamenti effettivi sono ancora poco orientati ad uno stile alimentare più green. Basti pensare al consumo di carne rossa: solo il 7% ha smesso di mangiarla e il 45% ne ha ridotto il consumo per motivi ambientali; dall'altra parte, il 21% del campione non ne ha ridotto il consumo né ha intenzione di farlo. Ma cosa blocca gli italiani a passare dalle intenzioni alle azioni? Secondo Altroconsumo, vi sono tre barriere fondamentali:
● Il costo più alto dei prodotti sostenibili (44%)
● Poca chiarezza in etichetta rispetto ai metodi di produzione e le origini della materia prima (41%)
● Scarsa informazione sul tema (39%)
Per ottenere un cambiamento significativo nei comportamenti delle persone sono auspicabili interventi che agiscano direttamente su questi tre punti, favorendo la buona informazione e incentivando politiche alimentari sostenibili in UE.
Le proposte: il Manifesto Verde Altroconsumo
Altroconsumo ha presentato il suo Manifesto Green, un codice che raccoglie 10 best practices per sostenere uno stile di vita più sostenibile. Tra i punti di maggior rilievo, l’informazione di qualità e la lotta alle fake news sulla sostenibilità. Di pari passo con questo processo, anche la necessità di distinguere gli interventi di greenwashing dall'impegno concreto delle aziende in un percorso di sostenibilità. In più, grande enfasi è rivolta alla promozione dell’economia circolare, all'attenzione verso le risorse idriche, la difesa alla salute e l’educazione alla sostenibilità. Il manifesto completo è scaricabile qui.
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