Edilizia sostenibile: il manifesto del Green Building Council Italia
Sostenibilità

Edilizia sostenibile: il manifesto del Green Building Council Italia

Il documento del Green Building Council Italia analizza punto per punto strategie e strumenti da mettere in campo nel settore delle costruzioni per ridurre le emissioni di CO2 entro il 2050.

Un futuro sostenibile e a "emissioni zero" nel settore delle costruzioni, che rispetti una serie di parametri e di temi cardine. È quanto contenuto nel manifesto GBC Italia, un documento che traccia un chiaro piano programmatico con il quale invita il governo a riconoscere il ruolo centrale del settore delle costruzioni.

Il lavoro del Green Building Council Italia pone l’attenzione non solo su attività e strumenti da mettere in campo ma anche necessità normative per allinearsi ad un piano d’azione completo, monitorando le prestazioni degli edifici attraverso piattaforme pubbliche nazionali e promuovendo l’adozione dei protocolli energetico-ambientali in coerenza con gli obiettivi europei. L’obiettivo è ridurre al minimo le emissioni di CO2 entro il 2050. L’intero settore è infatti responsabile del 36% di tutte le emissioni, del 40% dei consumi di energia, del 50% dell’estrazione di materie prime nell’Ue, del 21% del consumo di acqua.

In ciascuno dei punti citati nel documento – interviene Giuliano Dall'Ò, presidente GBC Italia - GBC Italia porta la conoscenza che deriva da esperienze maturate negli anni, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale attraverso il World Green Building Council, la rete internazionale di cui GBC Italia è socio stabile, oppure attraverso le esperienze maturate nei progetti europei ai quali GBC Italia partecipa da sempre”. Le azioni necessarie, elencate nel documento, riguardano la decarbonizzazione, l’economia circolare, l’efficienza idrica, l’uso del suolo e biodiversità, la resilienza, il benessere e salubrità, la giustizia nella transizione.

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Per GBC Italia, decarbonizzare il settore dell’edilizia significa passare della definizione di edificio a energia zero a edificio a "Zero Emissioni di CO2", rivedere il piano di riqualificazione del 3% annuo degli edifici pubblici e delle amministrazioni locali con una priorità agli edifici scolastici. Va incentivata la produzione e condivisione dell’energia rinnovabile all'interno dei distretti urbani e sviluppata una mobilità sostenibile. La deep renovation, ovvero riqualificazione profonda di edifici e condomini diventa uno strumento necessario, da gestire anche attraverso campagne di incentivi dedicati.

Di conseguenza diventa necessario il monitoraggio delle prestazioni degli edifici attraverso piattaforme pubbliche nazionali che rispondano ai protocolli energetico ambientali. Sul fronte dell’economia circolare la proposta è il reimpiego di componenti della decostruzione selettiva e la scelta di materiali ad alta percentuale di riciclato, implementando anche il riutilizzo del suolo destinato ad aree già edificate. Attraverso la tecnologia sarà poi possibile monitorare facilmente l’utilizzo e gli sprechi idrici ed evitarne i consumi eccessivi. Infine, tra le misure finanziarie proposte c’è quella di abilitare gli istituto di credito quali beneficiari della cessione del credito di imposta e la diffusione di Mutui verdi riservati alla deep renovation a nuovi edifici con una sostenibilità energetico-ambientale certificata.

Tra gli strumenti del cambiamento è analizzato il framework Level(s), sviluppato dalla Commissione europea: l'obiettivo è quello di arricchire il sistema di metriche di valutazione dell'edilizia sostenibile creando un approccio comune basato sull'integrazione degli attuali strumenti di certificazione e trasformando il settore dell’edilizia verso un approccio che consideri il ciclo di vita con riferimento all'agenda dell’UE sull'economia circolare. Level(s) utilizza indicatori affidabili basati su norme e strumenti relativi ad energia, materiali, acqua, salute e benessere, cambiamento climatico e valore del ciclo di vita. La portata totale degli impatti ambientali, sociali ed economici rende strategico il ruolo dell’edilizia all'interno del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030.

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