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Il World Food Programme (WFP) delle Nazioni Unite ha lanciato #StopTheWaste, una campagna nata con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull'enorme quantità di cibo che ogni giorno viene inutilmente gettato via a livello globale.
“Un terzo del cibo nel mondo viene sprecato. Mentre una persona su nove, nel mondo, va a dormire affamata”. Dati che colpiscono nel segno, quelli della campagna #StopTheWaste, quantificando senza sconti di sorta le proporzioni di uno dei più eclatanti paradossi che la società contemporanea sta sperimentando a livello globale. Iniziativa del programma World Food Programme (WFP) degli Stati Uniti lanciata lo scorso 9 ottobre 2019, #StopTheWaste intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulle spropositate quantità di cibo che ogni giorno vengono scartate inutilmente. Una consuetudine che, tanto fra le mura e i frigoriferi domestici, quanto negli esercizi pubblici o nella grande distribuzione, deve essere prontamente superata per compiere passi significativi verso l’eliminazione della fame nel mondo.
Sì perché, come già esplicitato, non solo ci sono risorse per tutti, ma - con 4 miliardi di tonnellate di cibo prodotti ogni anno - esiste un'eccedenza che, anziché essere distribuita adeguatamente, viene gettata via causando ingenti danni economici, sociali e ambientali. Secondo un recente studio condotto dal World Resources Institute, dimezzare il tasso di spreco alimentare globale rappresenterebbe un'efficace strategia per contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dettati dalle Nazioni Unite e quelli relativi agli accordi di Parigi sui cambiamenti climatici. Aiuterebbe, inoltre, a far sì che la popolazione mondiale possa nutrirsi in maniera sostenibile entro il 2050.
Volendo lasciare da parte, per un attimo, ragioni etico-ecologiche e volendo ridurre tutto al linguaggio del denaro, si stima che lo spreco alimentare stia causando all'economia globale una perdita di quasi 1 trilione di dollari l'anno. Eppure, molto si potrebbe fare un proposito, mettendo in campo consapevolezza, pianificazione, attenzione e rispetto delle materie prime, che possono essere utilizzate o riutilizzate nella preparazione di piatti e ricette salvacibo. Per rendere ancora più efficaci messaggio e iniziativa, il World Food Programme ha invitato i migliori ristoratori e chef di tutto il mondo a unirsi al movimento, rendendo pubblica la propria adesione alla campagna. Allo stesso tempo, ha lanciato un video animato di 60 secondi allo scopo di evidenziare il problema e suggerire semplici soluzioni che chiunque può mettere in pratica per contribuire al cambio di rotta.
"#StopTheWaste è una campagna apprezzata da tutti, dagli agricoltori ai consumatori”, ha affermato Corinne Woods, Direttore Marketing del World Food Programme."Lo spreco alimentare è un problema che riguarda tutto il Pianeta ma ciascuno di noi può fare la propria parte per costruire un ambiente sostenibile. Un agricoltore che ha perso parte del proprio raccolto o un ristoratore di New York che spreca quello che resta dopo aver preparato i piatti: tutti possono fare la differenza e contribuire a #StoptheWaste!”
In quest'ottica, #StoptheWaste! ha lanciato anche un contest fotografico che mostri l'impegno dei partecipanti a recuperare dal proprio frigorifero o dalla propria dispensa un alimento a rischio spazzatura. La campagna invita a realizzare un selfie, scattato mentre si cucina o si consuma tale alimento, a condividerlo sui social media utilizzando l’hashtag #StopTheWaste, a taggare i propri amici, a condividere ricette o iniziative legate alla cucina del recupero. Incuriositi e ansiosi di cominciare? Ulteriori informazioni in merito sono disponibili sul sito del World Food Programme.
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