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Il 10 e l'11 ottobre si è tenuto a Venezia il Festival dell'Acqua, organizzato da Utilitalia. Un'occasione per dibattere su innovazione tecnologica, depurazione ed economia circolare in ambito idrico.
Doppio appuntamento, in questo 2019, per il Festival dell'Acqua. Il primo, dedicato al ciclo idrico “a monte”, ha avuto luogo a Bressanone lo scorso maggio. Il secondo, il cui focus è stato il ciclo idrico “a valle”, si è recentemente tenuto a Venezia, il 10 e l'11 ottobre. L'intento del duplice evento è stato quello di seguire la cosiddetta “linea blu” dell’acqua, partendo dalle Dolomiti e giungendo infine nel capoluogo del Veneto.
Ideato e promosso da Utilitalia (Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) in collaborazione con Veritas (multiutility pubblica che gestisce il servizio idrico e l’igiene urbana nel territorio metropolitano di Venezia), il Festival ha fornito l'occasione per promuovere le buone pratiche messe in campo dalle aziende italiane che si occupano di servizi idrici.
Dall'innovazione volta a migliorare la gestione dei fanghi da depurazione alla realizzazione di una BioPiattaforma dedicata all’economia circolare a zero emissioni di CO2; dall'introduzione di tecnologie satellitari per il monitoraggio delle reti idriche e fognarie all'utilizzo di logiche predittive che contengano i consumi energetici e migliorino la qualità dell’acqua; dal ruolo dei servizi idrici nel campo della solidarietà internazionale alla gestione delle emergenze a fronte di fenomeni climatici sempre più estremi. Tutto questo e molto altro è stato al centro del dibattito, in una due giorni dedicata a quella che - insieme all'aria che respiriamo - si può considerare la risorsa più preziosa del Pianeta.
Molti i relatori, nazionali e internazionali, molti gli esperti del settore chiamati a raccolta per partecipare alla kermesse, per un totale di circa 500 aziende associate a Utilitalia e una vasta rappresentanza di soggetti che a diverso titolo si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità.
Qualche numero? L'evento veneziano ha coinvolto 81 aziende fornitrici di servizi e tecnologie, 147 relatori, 143 multiutility, 660 partecipanti per un totale di 36 appuntamenti fra sessioni plenarie, workshop, presentazioni di libri e pubblicazioni tecniche.
Giovanni Valotti, Presidente di Utilitalia, ha dichiarato: “Dopo mesi di contrapposizioni tra forze politiche, imprese, associazioni dei Comuni, Regioni, pare che oggi ci sia la volontà di trovare un terreno condiviso attorno ad alcuni punti fermi […]. A partire da questo, secondo me si può fare un passo avanti sulla normativa sull'acqua che valorizzi quanto di buono esiste e cerchi di far fare un salto di qualità alle zone più arretrate del Paese”.
Il Festival, itinerante, ha cadenza biennale ed è giunto alla sua quinta edizione dopo Genova nel 2011, L’Aquila nel 2013, Milano nel 2015 e Bari nel 2017. L'appuntamento, ora, è dunque per il 2021, per un aggiornamento sul quadro generale- che si auspica sempre più virtuoso- del sistema idrico italiano.
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