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Dal 22 al 25 gennaio si è svolto a Davos, Svizzera, l’evento annuale World Economic Forum che dal 1971 riunisce studiosi, economisti, politici, leader dell’alta finanza, banche e dirigenti d’azienda.
In questa occasione è stata annunciata la Global 100: la classifica delle 100 società che si stanno impegnando maggiormente sui temi relativi all’ambiente, al sociale, alla governance e all’etica di business. L’Italia, rappresentata in questa occasione dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal ministro dell’Economia Giovanni Tria e quello degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, grazie a due aziende leader è riuscita a classificarsi nella Global 100. Un buon risultato? Sicuramente è un segnale che indica come il tema della sostenibilità stia prendendo sempre più piede e non sia solo un’utopia.
Banca Intesa San Paolo e Erg sono le due aziende che si sono posizionate nella Global 100, la prima si è guadagnata l’80esimo posto mentre la seconda ha sfondato la top 20 posizionandosi al 16esimo.
Perché Intesa San Paolo e Erg?
Ogni anno Corporate Knights, rivista canadese specializzata in sostenibilità, passa in rassegna circa 7.500 aziende che generano oltre un miliardo di dollari di entrate l’anno. Queste vengono analizzate in base a 21 indicatori che riguardano l’ambito ambientale, sociale e di governance.
Banca Intesa San Paolo ,confermata per il terzo anno consecutivo come unica banca italiana presente in questa classifica, è particolarmente attiva e attenta al tema della sostenibilità. Inserita nella “Climate Change A List 2018” del Carbon Disclosure Project (CDP) mostra l’impegno nella lotta al cambiamento climatico e la sua strategia a favore dell’ambiente; garantisce anche un sostanziale sostegno a un’economia a basse emissioni di carbonio. Come si legge sul sito della banca, Intesa vuole “Essere un intermediario finanziario responsabile che genera valore collettivo, consapevole che l’innovazione, lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e la responsabilità delle imprese possano contribuire alla riduzione degli impatti sulla società di fenomeni quali il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali”. Da qui anche l’adesione ad alcune iniziative internazionali quali Global Compact delle Nazioni Unite e Equator Princilples, che hanno lo scopo di promuovere il dialogo tra le imprese, organismi sovranazionali e società civile coinvolgendoli a riflettere sul rispetto dell’ambiente e dei diritti umani.
“Siamo molto orgogliosi di questi ulteriori riconoscimenti internazionali che confermanola bontà della strada intrapresa verso la sostenibilità – ha dichiarato Carlo Messina, CEO e Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo – Nella nostra posizione di leader ci spronano a continuare a contribuire in modo sempre più significativo allo sviluppo sostenibile e alla transizione verso un’economia più attenta all’ambiente”.
La compagnia Erg, primo produttore di energia eolica in Italia e tra i primi a livello europeo, attivo nella produzione di energia elettrica da fonte idrica, solare e termoelettrica, si è aggiudicata il 16esimo posto nella classifica di Corporate Knights.
Sotto la guida di Edoardo Garrone, la società negli ultimi anni ha investito moltissimo nel settore delle rinnovabili, ponendo al primo posto il benessere ambientale, dei lavoratori e quello economico, in sinergia per ottenere risultati sorprendenti. Come si legge sul sito Erg: “Una delle nostre priorità e responsabilità aziendali è la lotta ai cambiamenti climatici, causati prevalentemente dall'emissione nell'atmosfera di gas a effetto serra, costituiti in larga parte da anidride carbonica. Per ridurre e compensare le emissioni di gas a effetto serra e raggiungere i target di sostenibilità fissati a livello europeo, portiamo avanti da anni una strategia a lungo termine basata sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, sulla promozione dell'efficienza energetica, sull'utilizzo delle migliori tecniche disponibili per consentire una riduzione costante delle emissioni e sull'impiego di combustibili a basso contenuto di carbonio (gas naturale) per ridurre l'inquinamento atmosferico”.
Per tornare alla classifica Global 100 il primo posto è stato conquistato da Chr. Hansen Holding, un’azienda danese che ha sviluppato soluzioni naturali per la conservazione di alimenti, tra cui latte e yogurt, e che utilizza batteri naturali per proteggere le colture e alternative agli antibiotici per gli animali. Il secondo posto è stato assegnato a Kerins SA, brand di moda che ricava più del 40% dei suoi prodotti da fonti sostenibili certificate e che affida il 60% dei posti di lavoro a donne. Neste Corporation conclude la top 3, raffineria finlandese che si impegna nel campo dei biocarburanti rinnovabili.
La speranza è quella di vedere nei prossimi anni sempre più aziende italiane all’interno di questa graduatoria, sinonimo che la sostenibilità esiste, funziona e che può e deve essere applicata in tutti i campi del sapere.
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