Nonsoloambiente.it, in collaborazione con MM spa, ha promosso il convegno dedicato alla filiera dell'acqua per riunire i maggiori player istituzionali e aziendali in un momento di confronto e approfondimento delle tematiche legate alla digitalizzazione del settore idrico.
Industry 4.0 nel settore idrico, digitalizzazione nelle relazioni con l'utente finale e movimentazione dei fluidi. Queste le grandi tematiche affrontate in occasione del convegno Schemi idrici 4.0: confrontarsi per innovare che si è tenuto lo scorso 28 febbraio nella suggestiva location della Centrale dell’Acqua di Milano, spazio riqualificato e aperto di recente al pubblico da MM spa.
L’evento, promosso da Nonsoloambiente.it con il supporto di MM spa, si è rivelato essere un importante momento di approfondimento e confronto tra i diversi player della filiera dell’acqua, a partire dagli enti e dalle figure istituzionali che sono stati coordinati da Maria Grazia Persico, direttore editoriale di Nonsoloambiente.it, in una sessione dedicata ad un overview di mercato, fino ad arrivare a stakeholder e professionisti del comparto industriale nei due panel tecnici “movimentazione fluidi e automazione”e “digitalizzazione: trasformazione dell’impianto e delle relazioni con l’utente”.
In particolare sono emersi tre aspetti chiave dalla giornata:
- le possibilità e la visione sugli investimenti nazionali, europei ed extraeuropeinel settore idrico;
- i dati emersi dall’Osservatorio sull’acqua in Italia condotto da Nonsoloambiente.it in collaborazione con EMG Acqua sul percepito della risorsa acqua;
- l’acqua come risorsa sostenibile in ottica del raggiungimento dei Sustainable Development Goals.
Per quanto riguarda gli investimenti del settore, negli ultimi quattro anni“ la media degli investimenti pro capite è passata da 34,4 a 41,5 euro, di cui il 76,6% finanziato da tariffa e il restante 23,4% proveniente da contributi e finanziamenti pubblici. Per quanto riguarda gli utili, che sono l’indicatore di un gestore efficiente capace di ridurre i costi e gli sprechi, solo l’11% viene distribuito a soci privati: il 17% viene distribuito a soci pubblici e il restante 73% viene trattenuto in azienda” come riportato da Giordano Colarullo, direttore generale di Utilitalia.
Effettivamente sia per le infrastrutture che per le tecnologie impiegate nel settore idrico, esistono attualmente molteplici finanziamenti in Italia, in Europa e nel resto del mondo: “la chiave per far crescere il settore sta nella relazione tra infrastrutture, innovazione tecnologica e attrazione della finanza privata” come ha spiegato Andrea Gallo, Publisher FASI.biz nel corso del suo key-note speech.
Il fil rouge di tutti gli argomenti affrontati durante la giornata è stato ovviamente quello della digitalizzazione che coinvolge non solo l’orientamento delle utilities e delle industrie più all’avanguardia del settore, bensì anche l’approccio dei consumatori finali. Dall’Osservatorio sull’acqua in Italia, indagine condotta e presentata da Fabrizio Masia, Direttore Generale di EMG Acqua, emerge infatti che circa “il 65% degli italiani ritiene che i servizi digitali siano utili per la risoluzione tempestiva dei problemi e per tenere sotto controllo bollette e contratti”, anche se la strumentazione digitale a disposizione non viene ancora usata nel quotidiano.
Non è mancato tra i temi trattati quello relativo all’acqua come risorsa naturale, affrontato da Luigi Di Marco di ASviS. L’acqua rappresenta infatti uno dei temi fondamentali dell’agenda ONU 2030: oltre che essere il focus del Goal 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie” coinvolge trasversalmente anche altre questioni ambientali quali l’integrità degli ecosistemi, il riconoscimento della risorsa come diritto umano fondamentale e gli aspetti infrastrutturali e tecnologici. Dunque una“visione olistica della tematica è essenziale per il conseguimento dei traguardi legati all’acqua e degli altri Goals dell’Agenda 2030”.
Le presentazioni dei relatori intervenuti al convegno e l’abstract dell’Osservatorio sull’acqua in Italia sono disponibili nella sezione dedicata di Nonsoloambiente.it.
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