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Il Comune di Bari primo in Italia a pagare chi utilizza la bicicletta per andare al lavoro o a scuola: ecco il progetto di mobilità sostenibile finanziato dal Ministero dell’Ambiente.
Un nuovo progetto sperimentale di mobilità sostenibile si sta affacciando nel Capoluogo pugliese: a Bari i ciclisti urbani verranno ricompensati per la loro scelta green, attraverso un contributo in denaro coperto dal Ministero dell’Ambiente.
Si tratta del primo Comune in Italia a promuovere una simile iniziativa, a sostegno sia del benessere dei cittadini che dell’ambiente: un progetto pilota, della durata di 4 mesi, che getta le fondamenta per una nuova visione della mobilità nel nostro Paese.
Come funziona il progetto che rimborsa i ciclisti?
Secondo quanto indicato nel progetto, i ciclisti urbani riceveranno dei buoni mobilità in base ai km percorsi: 20 centesimi di euro per ogni chilometro pedalato nel tragitto casa-lavoro e 4 centesimi per gli altri percorsi nella città. Per chi utilizza la bicicletta elettrica, i contributi saranno dimezzati.
Non solo, sono previsti anche contributi per l’acquisto dei mezzi a due ruote: 150 euro per bici tradizionali e 250 per quelle elettriche. “Lo sconto si riceverà direttamente nei negozi autorizzati, compilando un modulo di richiesta” - ha scritto Antonio Decaro, sindaco di Bari, sul suo profilo Facebook ufficiale. “Potranno fare domanda tutte le persone maggiorenni residenti a Bari e i genitori potranno richiedere il contributo per i figli minori, fino ad una bici per ciascun componente familiare. Una volta acquistata la bici, il Comune di Bari promuoverà un concorso per assegnare un rimborso chilometrico a tutti i cittadini che dimostreranno di utilizzare le due ruote per gli spostamenti quotidiani casa lavoro o casa scuola”.
In questa fase di sperimentazione, possono accedere ai buoni mobilità 1000 cittadini, presentando apposita richiesta. Per certificare i chilometri percorsi, il Comune darà loro un kit antifrode per monitorare il percorso. A fine mese viene messo in palio un bonus di 50 euro per chi ha pedalato di più.
L’obiettivo? Raddoppiare il numero di biciclette presenti in città, favorire un mezzo a scarse emissioni che fa bene alla salute e all’ambiente.
Non solo mobilità sostenibile: la “svolta green” di Bari
L’inizio del 2019 ha visto Bari come protagonista di piccole grandi rivoluzioni “green”: oltre al progetto dedicato alla mobilità sostenibile, il Comune ha annunciato l'addio alla plastica nelle mense scolastiche cittadine.
Il provvedimento è già attivo e vede l’utilizzo di posate, piatti e bicchieri biodegradabili per circa 5300 studenti. Previste delle misure ecosostenibili anche per il trasporto del cibo: il servizio di refezione scolastica sarà garantito da mezzi di trasporto di categoria euro 6, per ridurre le emissioni di gas serra nell’aria.
Bike To Work: a che punto siamo in Europa?
Il progetto di Bari apre l’Italia ad interessanti prospettive sulla mobilità sostenibile e sulla promozione della bicicletta come mezzo da impiegare per recarsi in ufficio o a scuola. Questo modello è già applicato in diversi Paesi europei: per esempio, in Belgio, andare in bici al lavoro garantisce un rimborso di 0,23€ al km. Le stime parlano di circa 420 milioni di km percorsi in bici nel solo 2015 e di 400.000 persone aderenti al programma (circa il 9% dei lavoratori).
Anche il Lussemburgo ha introdotto dei benefici per chi va a lavoro in bicicletta: contributo di 300€ per l’acquisto di una bicicletta (anche elettrica) per i privati, mentre le aziende hanno la possibilità di acquistarne sia per i dipendenti sia per uso privato.
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