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Il report “Creare il biofuturo” afferma che la bioeconomia è essenziale per promuovere lo sviluppo sostenibile, la crescita economica, la sicurezza energetica e combattere il cambiamento climatico.
Gli obiettivi mondiali di riduzione delle emissioni e di lotta al surriscaldamento globale non possono essere raggiunti senza un utilizzo più consistente di biocarburanti e bioprodotti. Lo afferma il rapporto “Creare il biofuturo: un report sullo stato della bioeconomia a basse emissioni”, pubblicato il 10 dicembre scorso e commissionato dalla piattaforma Biofuture, creata dal governo brasiliano insieme a una serie di stakeholder ed esperti del settore, allo scopo di supportare uno sviluppo energetico a basso impatto.
Secondo lo studio, circa 130 miliardi di litri di biocarburante sono state prodotte nel 2016, in un mercato che vale approssimativamente 170 miliardi di dollari l'anno. Etanolo e biodiesel i bestseller. Ebbene, secondo le stime effettuate, la produzione di biocarburanti deve crescere a 200 miliardi di litri annui entro il 2025 e a oltre 1100 miliardi di litri annui entro il 2050, per essere in linea con gli scenari a lungo termine individuati dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) e dall'Agenzia Internazionale dell'Energia Rinnovabile (IRENA). Entrambi gli enti, così come il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) concordano pubblicamente, all'interno di recenti rapporti, sul fatto che i biocarburanti e i bioprodotti in genere possono e devono giocare un ruolo centrale nella transizione globale verso l'energia sostenibile.
Il documento “Creare il biofuturo: un report sullo stato della bioeconomia a basse emissioni” si sofferma, inoltre, sulle strade possibili per attuare le auspicate politiche salvaclima e individua quattro ostacoli che, secondo i parametri messi in campo, attualmente le rendono impraticabili: una precarietà economica che inibisce l'investimento in ricerca e sviluppo; una mancanza di competitività per quel che riguarda i biocarburanti e gli altri bioprodotti, dovuta fra l'altro ai sussidi ancora erogati all'energia da fonti fossili in molti mercati; una cornice politica incapace di coordinare le necessità del settore agro-alimentare, l'utilizzo di forniture elettriche rinnovabili e la necessaria tutela dell'ambiente; forniture di materie prime da fonti sostenibili insufficienti o troppo costose.
Come superare queste difficoltà di sistema? In primis, fissando degli obiettivi chiari e trasparenti. In seconda battuta, prevedendo interventi mirati che comprendano incentivi e strumenti finanziari adeguati, capaci di prendere nella dovuta considerazione l'aspetto primario della sostenibilità ambientale.
“La lezione principale del report è che un pacchetto di misure ben studiate, che combinano leggi di mercato e supporto all'innovazione è fondamentale per produrre biocarburanti, bioenergia e bioprodotti in modo sostenibile e nella misura necessaria” ha commentato Edson Duarte, Ministro dell'Ambiente del Brasile. “Questa è dunque una pietra miliare per le nostre nazioni, affinché possano lavorare nella direzione di obiettivi specifici e piani d'azione per una bioeconomia a basse emissioni”.
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