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Salvaguardare l’ecosistema e la biodiversità di aree protette e parchi del Mezzogiorno è la chiave di volta del Bando per l’Ambiente 2018, promossa da Fondazione CON IL SUD, che ha messo a disposizione 5 milioni di euro per la realizzazione dei progetti presentati dalle diverse associazioni e cooperative sociali.
Amore per il proprio territorio, salvaguardare la biodiversità, conoscere la natura che ci circonda e sapere come tutelarla. Prevenire disastri ecologici, evitare la formazione di incendi e situazioni di dissesto idrogeologico, costruire una comunità solida che coopera affinché non si perda un bene comune. Ecco quali sono i concetti cardine che uniscono i progetti selezionati dalla Fondazione CON IL SUD.
Sono state 72 le proposte progettuali presentate dopo la pubblicazione del Bando ma solo 21 sono stati i progetti selezionati, valutati in grado di generare valore sociale ed economico sul territorio: 8 progetti verranno attuati in Campania, 6 in Sicilia, 4 in Basilicata, 1 in Puglia, 1 in Sardegna mentre 1 riguarda il Parco Nazionale del Pollino, a cavallo tra Basilicata e Calabria.
Il Bando, scaduto l’8 giugno 2018, nasce con l’intento di limitare danni ambientali gravosi, salvaguardare quelle zone a rischio di perdere la biodiversità causa incendi, inquinamento e dissesto idro-geologico. Un altro aspetto molto importante cui si riferiva era quello di fare rete, sensibilizzare i cittadini, monitorare il territorio ed effettuare attività di catalogazione delle specie di flora e fauna presenti sul territorio, per conoscerne le varie specie e difenderle. Inoltre, dovranno essere organizzati a tal proposito eventi e manifestazioni in cui si potrà vedere ed approfondire la propria conoscenza riguardo il territorio in cui si vive, le minacce e le buone pratiche per il suo mantenimento e la sua salvaguardia.
“Si parla spesso di difesa del territorio – sottolinea Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD – ma sono rari i casi in cui poi si attivano politiche di sviluppo che tengono conto dell’ambiente. Il rischio ambientale, al di là dei clamori delle cronache, non è percepito purtroppo come una priorità. Crediamo invece non solo che sia necessario intervenire in modo strutturato, ma che questo ambito possa rappresentare un’occasione anche per rafforzare il senso civico e di comunità, promuovendo la cultura della rete e della partecipazione attiva di cittadini, organizzazioni e istituzioni locali. Per questo puntiamo molto su partenariati ampi e competenti, sulla mobilitazione del territorio e, molto importante, sulla sostenibilità dei progetti che andremo a finanziare”.
La speranza è di vedere presto i primi risultati di questi progetti nel nostro Mezzogiorno, rigoglioso di aree protette incantevoli che possono fare da volano per una crescita economica e sociale.
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