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Qual è l’impatto ambientale del metano? I dati di uno studio svelano quali sono i rischi derivanti dalla presenza di questo gas serra nell’aria.
Una delle soluzioni che veniva prospettata più spesso quando si parlava di fonti energetiche alternative a quelle maggiormente inquinanti era l’introduzione del metano, componente di base del cosiddetto gas naturale.
In realtà, il metano è un potente gas serra il cui effetto - in termini di riscaldamento dell'atmosfera - è 80 volte superiore a quello della CO2 nei primi 20 anni dopo l'emissione. A fornirci questo dato, un recente studio che sostiene che le emissioni di metano prodotte dall'industria estrattiva negli ultimi due decenni avrebbero azzerato i benefici sul clima portati dalla conversione a metano degli impianti a carbone nello stesso periodo.
“È la stima più completa mai realizzata finora sugli impatti climatici dell'industria petrolifera”, ha affermato Jeff Peischl, uno degli autori dello studio.
Ma vediamo ora quali sono le vere cifre dell’inquinamento da metano, dati alla mano, secondo questa ricerca pubblicata su Science.
La ricerca
Il punto di partenza della ricerca è una critica alle previsioni sulle emissioni di metano in atmosfera da parte dell'industria dell'energia americana: secondo gli scienziati, i numeri diffusi dagli USA sono decisamente sbagliati, poiché le stime risultano (ahinoi) decisamente troppo ottimistiche.
Per gli scienziati, il settore delle estrazioni è responsabile della dispersione nell’atmosfera di 13 milioni di tonnellate di metano l'anno, il 60% in più di quelle stimate dall'Agenzia Usa per la Protezione dell'Ambiente.
La maggior parte delle emissioni - a detta dei ricercatori - è causata da perdite negli impianti, macchinari mal funzionanti e altre condizioni operative anomale. Inutile dire che queste problematiche hanno delle ripercussioni importanti sull’ambiente: l’impatto sul clima di queste problematiche sarebbe pari a quello provocato in un anno dalle emissioni di CO2 di tutti gli impianti a carbone del Paese.
Metodologia di ricerca e campionamento
La ricerca è stata condotta da un gruppo di studiosi del NOAA di Boulder (Colorado). Per calcolare le stime, sono state considerate più di 400 rilevazioni effettuate in 6 diversi impianti di estrazione e produzione del metano.
Tra le variabili considerate, sono state esaminate le perdite delle valvole, le emissioni di gas dalle cisterne ed è stata analizzata l'aria attorno ai siti oggetto dello studio.
La soluzione? Riduzioni significative delle emissioni sono possibili attraverso il rapido rilevamento delle cause delle alte emissioni e l'implementazione di sistemi meno soggetti a guasti. I ricercatori hanno fatto anche una stima economica della quantità di metano immesso per errore nell'atmosfera tra il 1995 e il 2015: parliamo di circa 2 miliardi di dollari di gas dispersi per nulla, più che sufficienti a riscaldare 10 milioni di abitazioni.
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