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Il servizio di scooter sharing italiano, particolarmente apprezzato dai Millennials, ha già permesso di risparmiare quasi 20.000 kg di CO2.
La mobilità sostenibile che funziona è quella che più va incontro alle esigenze e alle abitudini delle persone, adattandosi alle necessità e alle caratteristiche della zona urbana. Ecco perché a Milano il primo servizio di scooter sharing Made in Italy si è rivelato, nei suoi primi otto mesi di diffusione, una soluzione amata ed effettivamente utilizzata.
Rapido, comodo e adatto a favorire gli spostamenti nelle aree metropolitane a traffico più intenso, lo scooter sharing si affianca ai già diffusi bike sharing e car sharing per offrire un’ulteriore opzione di mobilità sostenibile per spostarsi in città. Tra le fasce orarie di maggior utilizzano spiccano infatti quella dalle 6 alle 8 del mattino e dalle 16 alle 19, con corse dalla durata media elevata: circa 6.5 km e 20 minuti. Lo scooter sharing si dimostra così una soluzione utilizzata prevalentemente per muoversi rapidamente nel traffico.
Anche la fascia d’età rispecchia i dati diffusi che confermano una particolare attenzione nei confronti della sostenibilità da parte dei Millennials: il 60% degli utenti del servizio di scooter sharing ha meno di 34 anni, l’80% meno di 44, con una prevalenza di liberi professionisti.
Il crescente uso del servizio offerto da MiMoto si è tradotto in una rapida crescita della flotta: dai 100 scooter iniziali, in 8 mesi si è arrivati a 250. Dal 14 ottobre 2017, 28.000 utenti si sono registrati al servizio, mantenendo attiva una media complessiva di 3 corse al giorno nel periodo invernale e di 4.5 corse al giorno nel periodo primaverile. Così, grazie all’uso di veicoli elettrici, il servizio ha permesso di risparmiare quasi 20.000 kg di CO2.
I numeri dello scooter sharing milanese confermano il trend generale che sta coinvolgendo tutta Italia e che ha registrato un +130% di mezzi in condivisione nel 2017. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Continental, in Italia i mezzi di trasporto per la mobilità condivisa sono passati da 20.698 a 47.679 unità e, sebbene la bicicletta sia il mezzo per ora più diffuso (+170,5% nel 2017 rispetto al 2016, con 39.500 unità disponibili), anche lo scooter sharing sta registrando un netto incremento che conferma il gradimento dei consumatori, con un +51,5%. In aumento anche le auto per il car sharing, pure se con un incremento più contenuto (+33,2%).
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