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La nuova proposta del governo tedesco per rispettare i limiti sull’inquinamento stabiliti dall’UE? Istituire i trasporti pubblici gratuiti nelle città più inquinate.
I livelli di inquinamento della Germania sono decisamente al di sopra degli standard europei. Tra alcuni partiti e le grandi associazioni del Paese c’è la convinzione che gli obiettivi climatici fissati per il 2020 siano, nella realtà, un pieno miraggio.
Da dove partire, dunque, per rientrare nei limiti d’inquinamento sanciti dall’Unione Europea? Il mese scorso, il ministro tedesco e quello britannico sono stati tra quelli chiamati a Bruxelles, per spiegare alla Commissione Europea perché avevano continuato a violare le norme dell'UE sull'inquinamento atmosferico tossico e cosa avrebbero fatto per risolvere il problema.
Tra le proposte della Germania, la più significativa riguarda l’istituzione della gratuità del trasporto pubblico nelle città più inquinate del Paese.
"Stiamo considerando il trasporto pubblico gratuito per ridurre il numero di auto private", dice una lettera inviata alla Commissione Europea dai ministri tedeschi.
Sono cinque le città tedesche che potrebbero beneficiare di questo piano: Bonn, Essen, Herrenberg, Reutlingen e Mannheim.
C’è da dire che il servizio di trasporto pubblico tedesco è già notevolmente meno caro per l’utenza rispetto a quello del Regno Unito. Per avere un parametro di confronto, basti pensare che l’operatore ferroviario statale Deutsche Bahn vende un abbonamento annuale che copre tutti i treni circolanti in tutta la Germania, per € 4.270, quota inferiore al prezzo di molti biglietti stagionali in Gran Bretagna.
Il rischio di sanzioni salate da parte dell’UE, però, non è un problema solo per Regno Unito e Germania: anche la Spagna, la Francia e l'Italia devono presentare le loro proposte, se non vogliono incappare in violazioni del diritto europeo.
Tuttavia, dopo l’entusiasmo iniziale della proposta tedesca sui trasporti pubblici gratis (e dopo che la notizia ha dominato i quotidiani di tutto il mondo), c’è stato un passo indietro da parte del governo del Paese, che ha tentato di minimizzare la cosa.
Infatti, sembra proprio che l’ipotesi della gratuità non abbia affatto un riscontro reale dal punto di vista attuativo. “Sta alle città stesse decidere se vogliono fare questo test” - ha dichiarato il ministro tedesco all’Ambiente, Stephan Gabriel Haufe, aggiungendo: “Le città devono venire da noi con la proposta del trasporto pubblico locale gratuito, poi vedremo se sarà fattibile”. “Stiamo dialogando con la Commissione Europea” - ha dichiarato Steffen Seibert, portavoce della Merkel - “Ci hanno chiesto una lista di misure e l’abbiamo fornita”.
Dunque, pare proprio che l’ipotesi stia sfumando o, quantomeno, non è così concreta come sembrava che fosse.
Non dimentichiamo che, in Germania, una Commissione speciale sta lavorando alla presentazione di un "piano d'azione" globale entro la fine di quest'anno, per trovare un modo di raggiungere gli obiettivi del 2020 "il più rapidamente possibile", con diversi settori che fissano i propri obiettivi climatici.
I piani per eliminare gradualmente l'energia nucleare continuerebbero. Entro il 2030, il governo vuole una quota del 65% di energie rinnovabili nel power mix. Tra il 2019 e il 2020 ci saranno anche gare supplementari per l'energia eolica e solare di quattro gigawatt e l'eventuale creazione di un'area di collaudo dell'energia eolica offshore.
"Devono essere attuate rapidamente misure concrete per sfruttare il potenziale di riduzione dei gas serra e per la modernizzazione della nostra industria energetica", ha dichiarato Peter Röttgen, amministratore delegato della Federazione tedesca delle energie rinnovabili.
Tuttavia, le dichiarazioni di Greenpeace Germania sono assai più critiche. Per Sweelin Heuss, capo di Greenpeace Germania, ai partner della coalizione di Governo "mancano il coraggio e la lungimiranza per proteggere il clima e l'ambiente".
L’idea dei mezzi pubblici gratuiti è solo la punta dell’iceberg, dunque. Seguiremo con interesse i prossimi sviluppi sulla questione inquinamento della Germania, in attesa di un piano per la salvaguardia dell’ambiente (davvero) attuativo.
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