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Spedizione di pacchi da una parte all’altra della città, in tempi brevi e in modo sostenibile: oggi vi raccontiamo iCarry, la piattaforma di sharing economy al servizio della logistica urbana.
Oggi più che mai, il tema delle smart cities torna prepotentemente nel nostro quotidiano e ci spinge a trovare sempre più soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita e i servizi del futuro. Aspetti come la mobilità urbana sostenibile e l’efficienza energetica sono alla base delle città intelligenti che, grazie al contributo della tecnologia, riescono ad essere più prospere e competitive.
Rimanendo in tema, oggi ti presentiamo una startup che ha fatto della sharing economy il proprio mantra: stiamo parlando di iCarry, la piattaforma made in Italy per la consegna di pacchi in città.
Per scoprire di più su questa grande community, abbiamo intervistato Gabriele Ferrieri, co-founder di iCarry insieme a Daniel Giovannetti.
1) Da dove nasce iCarry e quali sono stati i primi passi per dar vita al progetto?
Tra uno scambio di battute, la lettura di un articolo sulle ultime novità tecnologiche e le notizie del telegiornale che scorrevano sul televisore, sorge alla mente l’idea di estendere il paradigma della sharing economy, in tutto il suo successo applicato al business (realtà come Airbnb), a quello della mobilità sostenibile applicato però alle consegne dei pacchi sul corto raggio. Una nuova soluzione alle spedizioni locali intra-cittadine, che rispettasse l’ambiente e risolvesse la logistica dell’ultimo miglio, in chiave innovativa e ottimizzata, grazie all’impiego delle nuove tecnologie IT. Così a giugno 2015, dopo il successo della campagna di crowdfunding reward-based con Eppela in collaborazione con PostePayCrowd (10k raccolti), nasce iCarry, la prima e più grande piattaforma di sharing economy italiana al servizio delle consegne urbane.
2) Come sono strutturate le community locali e a chi si rivolge il vostro servizio?
Essere un iCarrier vuol dire entrare a far parte di un grande team, dai valori e principi condivisi in piena economia collaborativa, instaurando relazioni interpersonali con tutta la nostra community. Milioni di persone ogni giorno si muovono all’interno della città. Grazie a iCarry questo movimento ottimizza la logistica urbana, per una città più ordinata e intelligente. La nostra community ha la peculiarità di essere perfettamente capillarizzata tra le principali città italiane e grazie allo sviluppo della nostra infrastruttura IT 3.0, perfettamente supportata e ottimizzata per svolgere il servizio di consegna, che si rivolge ad una clientela privata, aziendale e istituzionale, con particolare attenzione per e-commerce e negozi/store fisici che necessitano di ampliare il loro servizio di vendita su base locale, grazie alla consegna in giornata dei beni venduti.
3) Ciò che contraddistingue iCarry dai semplici servizi di logistica è la sua filosofia. Quali sono i valori di iCarry e in che modo il servizio riesce a tutelare l'ambiente?
Attraverso l’ottimizzazione delle spedizioni locali intracittadine e tramite l’utilizzo, da parte della nostra community, di mezzi green quali biciclette, auto elettriche e mezzi pubblici, si effettua un servizio di consegna ecosostenibile e rispettoso dell’ambiente, riducendo così le emissioni di CO2 e degli altri agenti inquinanti. Tutto ciò contribuisce alla diminuzione dell’inquinamento delle città, un grave problema che oggi comporta importanti ricadute sulla salute dei cittadini e sui costi dell’assistenza sanitaria.
4) Il principio guida di iCarry è la sharing economy, fenomeno ora in crescita nel nostro Paese. Dal punto di vista di voi innovatori, che ruolo ricoprirà la sharing economy nelle città del futuro e quali sono gli sviluppi più interessanti da seguire al riguardo?
La sharing economy prosegue la sua crescita in Italia e nel mondo. Proprio grazie allo sviluppo e alle implementazioni delle nuove tecnologie nella nostra vita quotidiana, l’economia collaborativa ha avuto un rinnovato impulso e un crescente aumento di applicazioni. In particolare la mobilità elettrica rappresenta il futuro e le piattaforme di sharing hanno sposato questo percorso promuovendo l’impiego di mezzi elettrici nelle città, al fine di renderle sempre più smart, intelligenti e amiche dell’ambiente.
5) Quali sono le prospettive future e i prossimi obiettivi di iCarry?
Molteplici sono stati gli apprezzamenti, e i numeri che si stanno facendo lo dimostrano (tra premi e riconoscimenti vinti). La praticità del servizio, seguendo la filosofia della sharing economy, ha riscontrato lo straordinario impatto positivo degli utilizzatori, che sono ben lieti di usufruire del servizio o di entrare nella community di iCarry per lavorare come corrieri occasionali urbani. Prossimo obiettivo previsto, dopo il lancio della nuova infrastruttura tecnologica, sarà quello di consolidare il mercato italiano e al più presto internazionalizzare il servizio. Non per niente, il nome iCarry è già internazionale.
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