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Un esempio di tecnologia unico al mondo: il satellite europeo Sentinel-5P è stato lanciato in orbita dalla Russia. Grazie al satellite, potremo avere una mappatura integrale degli inquinanti presenti nell'atmosfera terrestre, individuandone l'origine.
Il nostro Pianeta può contare sull’aiuto di una nuova “sentinella”: si tratta di Sentinel-5P, il primo satellite in grado di monitorare la qualità dell’atmosfera terrestre, restituendo un feedback sulle condizioni dell’aria e sull’origine degli inquinanti.
Sentinel-5p è stato lanciato dalla base russa di Plesetskil, a circa 800 chilometri a nord di Mosca, il 13 ottobre ed è arrivato in orbita con successo dopo poche ore. Questo satellite fa parte di un progetto più ampio, il programma Copernicus, nato dalla collaborazione fra Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Sentinel-5P, però, è molto diverso dagli altri satelliti legati al programma Copernicus, perché, come ha spiegato il capo dell’Ufficio di coordinamento del direttorato dell’Esa per l’Osservazione della Terra Simonetta Cheli, “rileva i dati relativi alla qualità dell’aria, misurando la presenza di gas come biossido di azoto, ozono, monossido di carbonio, metano”.
Il primo segnale di Sentinel-5P, che ne conferma l’effettivo arrivo in orbita con successo, è stato ricevuto dalla base d’ascolto svedese di Kiruna.
Secondo Josef Aschbacher, capo del direttorato dell'ESA per l'Osservazione della Terra, ci vorranno circa sei mesi per eseguire tutti i test sugli strumenti, sia su quelli necessari al funzionamento del satellite, sia sull'unico strumento scientifico, chiamato Tropomi (Tropospheric Monitoring Instrument). Tropomi è fondamentale, perché ha il compito di registrare i dati dalla regione dell'atmosfera che si estende fino a circa 15 chilometri dal suolo.
È proprio questo lo scopo principale del progetto: monitorare e registrare in tempo reale la qualità dell’aria, analizzando le fonti inquinanti e restituendo un’istantanea di ciò che succede nella nostra atmosfera.
“Milioni di persone muoiono ogni anno prematuramente a causa dell’inquinamento – ha dichiarato il project manager di Sentinel-5p Kevin McMullan presso centro di ricerca Estec dell’Esa - e il nostro satellite sarà nel posto migliore per analizzare l’atmosfera: in orbita”.
Sentinel-5P persegue un obiettivo importante, perché oggi più che mai si ha la necessità di capire effettivamente quali sono i dati certi sull’inquinamento atmosferico, cercando di prevenire e di agire sui fenomeni. Il satellite, infatti, dà la possibilità di avere una mappa della distribuzione e della provenienza degli inquinanti, aggiornata quotidianamente grazie a una copertura di 2.600 chilometri e a una risoluzione di 7 chilometri per 7,5.
Sulla base di questo, non è difficile immaginare come Sentinel-5P potrà aiutare i Governi ad intervenire per controllare le condizioni della nostra atmosfera, monitorando il clima davvero da vicino. “Lo Spazio non serve a spendere soldi, ma a dare vantaggi diretti ai cittadini”, ha dichiarato Pierre Delsaux, vice direttore generale per il mercato interno, l’industria e l’imprenditoria alla Commissione europea. Tutti i dati raccolti dai satelliti Sentinel saranno pubblici, aperti e utilizzabili da chiunque per creare nuovi servizi.
Secondo gli scienziati, Sentinel-5P, potrà essere attivo in orbita per almeno sette anni. In questo periodo di tempo, grazie al Tropomi, sarà possibile avere “un ritratto quotidiano dell'atmosfera con una precisione senza precedenti”.
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