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È stato approvato il ddl che stanzia 100 milioni di euro per combattere lo spopolamento dei centri con meno di 5.000 abitanti, mentre la piattaforma di affitti Airbnb si impegna nel rilancio turistico e nella valorizzazione.
Su 7.978 Comuni italiani, 5.567 hanno meno di 5.000 abitanti: un dato che, da solo, basta a far capire perché la legge sui piccoli Comuni è stata tanto attesa in questi sedici lunghi anni trascorsi tra la prima presentazione della proposta e l’approvazione arrivata finalmente a settembre.
Il ddl sancisce la destinazione di un fondo speciale per i Comuni rientranti nella categoria, anche se non mancano le critiche per la ridotta consistenza (100 milioni di euro). Tuttavia, ha sottolineato alla stampa il deputato Ermete Realacci, primo firmatario della proposta di legge, il risultato è da festeggiare, perché non comporta soltanto uno stanziamento di fondi, ma anche un cambio di prospettiva: “la sua forza è nell’insieme di misure che indirizzano il cambiamento della politica economica, sociale e culturale del Paese”.
Al ddl è collegato il Piano nazionale dei piccoli Comuni, che andrà approvato entro i prossimi sei mesi e che contiene misure per la lotta allo spopolamento dei centri nei quali oggi vivono circa 10 milioni di italiani.
Si parte dalla diffusione della banda larga, con lo sviluppo dei collegamenti telematici nei centri multifunzionali. Ai progetti informatici dei piccoli Comuni verrà inoltre data la precedenza nell’accesso ai finanziamenti pubblici previsti per la realizzazione dei programmi di e-government.
Uno sguardo è rivolto al ripristino dei servizi essenziali, lasciando ai Comuni la possibilità di proporre iniziative per ampliare l’offerta dei servizi postali e degli uffici, con la ulteriore possibilità di riaprire alcuni degli uffici chiusi negli ultimi anni.
Il ddl introduce forme di tutela e promozione delle attività commerciali e produttive: nei bandi di gara per la ristorazione collettiva, il rifornimento tramite filiera corta e il ricorso a prodotti a chilometro utile costituirà un titolo preferenziale.
Infine, uno sguardo verso il futuro, per tutelare anche le aree più critiche per quanto riguarda il problema dello spopolamento: al fondo è collegato un Piano per l’Istruzione per le aree rurali e montane, che si concentra sui temi del collegamento dei plessi scolastici, sull’informatizzazione e sulla progressiva digitalizzazione delle attività didattiche e amministrative.
Il percorso è lungo e questi non possono che essere i primi passi, se davvero si vuole ridare valore a una ricchezza italiana che ha tutte le potenzialità per diventare una ricchezza anche economica.
Proprio questo è l’obiettivo del nuovo progetto di Airbnb in collaborazione con Anci e MiBACT, incentrato sulla promozione dei piccoli centri italiani in tutto il mondo. Quaranta Comuni, da Nord a Sud Italia, saranno oggetto di promozione tramite i canali pubblicitari di Airbnb e protagonisti di iniziative di valorizzazione tramite progetti ad hoc.
Tre borghi (Lavenone, Civitacampomarano e Sambuca di Sicilia) seguiranno le orme del progetto pilota di Civita di Bagnoregio, Casa d’Artista. Per la prima volta, il sindaco di un Comune ha vestito i panni di host di Airbnb e ha messo a disposizione di artisti e appassionati d’arte di tutto il mondo un edificio storico recuperato. Il ricavato dei soggiorni servirà a finanziare il recupero del borgo.
Una incredibile bellezza e una sorprendente varietà caratterizzano i borghi italiani: lo spopolamento e la scarsità di turismo non hanno nulla a che vedere con la mancanza di interesse o di amore per questi luoghi spesso abbandonati a malincuore. Tutto ciò di cui hanno bisogno è essere valorizzati e vissuti.
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