Il panda gigante è davvero al sicuro dall’estinzione?
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Il panda gigante è davvero al sicuro dall’estinzione?

Positivi i dati di IUCN, che definiscono il panda gigante non più a rischio di estinzione. Entro pochi anni, però, la sesta estinzione di massa potrebbe cambiare la situazione.

Esistono specie animali che, più di altre, rappresentano la lotta per la tutela della biodiversità. Su tutti, impossibile non citare il panda gigante, scelto come simbolo da una delle associazioni ambientaliste più note al mondo, il WWF. Per questo animale diventato rappresentazione di tutte le specie in difficoltà, è giunta una buona notizia: il numero di esemplari è in aumento e secondo la Lista Rossa dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature) non è più a rischio estinzione.

Le difficoltà per il panda gigante, però, non sono del tutto scongiurate: se gli sforzi finora compiuti dalla Cina per salvaguardare le foreste di bambù che ne garantiscono la sopravvivenza hanno dato buoni risultati, occorre agire globalmente per evitare che l’aumento delle temperature nei prossimi anni spazzi via il 35% di queste preziose foreste.

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Il pericolo non riguarda soltanto il panda gigante e, anzi, colpisce alcune specie animali in modo ancora più duro: oggi è il gorilla orientale a vedere cambiata la propria classificazione entrando a far parte delle specie a rischio di estinzione, a causa della progressiva restrizione del suo habitat naturale in Congo.

Oggi sono quattro su sei le specie di primati a rischio di estinzione: il gorilla orientale, quello occidentale, l'orango del Borneo e quello di Sumatra. Per le tante specie diverse di animali a rischio di estinzione, le cause del pericolo sono comuni: da una parte la caccia, dall’altra la distruzione del loro habitat naturale.

Tanto che, secondo lo scienziato del MIT, Daniel Rothman, nel 2100 i livelli di CO2 nell’atmosfera raggiungeranno livelli tali da causare la sesta estinzione di massa. Un disastro che si dipanerà nel tempo, coprendo un arco temporale di circa 10.000 anni.

Lo studio è stato effettuato tenendo conto dei naturali cicli di CO2 che in passato hanno causato le precedenti estinzioni - anche se la più recente, avvenuta 66 milioni di anni fa, è stata causata da un asteroide entrato in collisione con la Terra - e dei cambiamenti causati dalle attività umane nell’ultimo secolo.

Anche se c’è chi sostiene che la sesta estinzione sia già in corso e i dati della IUCN, in tal senso, non sono confortanti: circa un quarto delle specie di mammiferi e un ottavo delle specie di uccelli sono già a rischio, così come il 20% degli anfibi e il 30% dei pesci. La lotta per la salvaguardia del panda gigante, quindi, non è finita, e con lei quella per la sopravvivenza di tutte le specie che oggi popolano la Terra.

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